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Cronaca

Milano piange Rossana Rossanda, è stata tra i fondatori de "Il Manifesto"

Rossanda si è spenta a 96 anni, a Milano aveva studiato e aveva "fatto la resistenza"

È morta a 96 anni nella notte tra sabato e domenica 20 settembre la giornalista Rossana Rossanda, fondatrice del quotidiano comunista "Il Manifesto". L'annuncio della scomparsa è stato dato dal giornale che aveva fondato.

Rossanda era nata a Pola ma si era formata a Milano dove, tra il 1937 e il 1940 frequentò il liceo classico Manzoni, anticipando d'un anno l'esame di maturità. Iscrittasi poi alla facoltà di filosofia della Statale, fu allieva del filosofo italiano Antonio Banfi. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, partecipò giovanissima alla Resistenza in qualità di partigiana e, al termine del conflitto, s'iscrisse al Partito Comunista Italiano. In breve tempo, grazie anche alla sua cultura, venne nominata da Palmiro Togliatti responsabile della politica culturale del PCI. Nel 1963 venne eletta per la prima volta alla Camera dei deputati.

Deputata alla Camera (1963-68), partecipò nel 1969 alla fondazione del mensile "Il Manifesto" con Luigi Pintor, Valentino Parlato, Lucio Magri, Aldo Natoli, Luciana Castellina, Massimo Caprara. Accusata di frazionismo, fu radiata dal Pci. Contribuì quindi alla costituzione del movimento politico del Manifesto militando poi nel Partito di unità proletaria per il comunismo (Pdup, 1976-79), di cui fu cofondatrice.

Tra i fondatori del quotidiano "Il Manifesto" nel 1971, che ha lasciato nel 2012 per discrepanze con l'allora nuova direzione, ne è stata più volte direttrice e, comunque, una delle figure più autorevoli e rappresentative.

Presso Einaudi di recente ha pubblicato l'autobiografico "La ragazza del secolo scorso" (2005), "Un viaggio inutile" (2008) e "Quando si pensava in grande" (2013). Il suo ultimo libro è "Questo corpo che mi abita" (Bollati Boringhieri, 2018).

Tra i suoi libri "L'anno degli studenti" (De Donato, 1968); "Le altre. Conversazioni sulle parole della politica" (Feltrinelli, 1979); con Pietro Ingrao e altri, "Appuntamenti di fine secolo" (manifestolibri, Roma 1995); con Filippo Gentiloni, "La vita breve" (Pratiche, 1996); con Carla Mosca, il libro-intervista all'ex terrorista Mario Moretti, "Brigate Rosse. Una storia italiana" (Anabasi, 1994)

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