Si ubriaca con un amico, forza il tabernacolo col crocifisso e ruba anche le ostie
Protagonista un 28enne, che era stato incastrato dalle sue impronte digitali
Ha forzato il tabernacolo usando il crocifisso come piede di porco e ha rubato anche le ostie consacrate. Ora il protagonista dei fatti, un 28enne con precedenti, è stato assolto per la "particolare tenuità del fatto".
La vicenda, avvenuta nella chiesa di Muceno (Varesotto), risale al 23 settembre del 2020, quando il giovane, dopo aver esagerato col vino, aveva compiuto il furto, a suo dire, con la complicità di un amico, che tuttavia non fu mai identificato. Dal tabernacolo erano state sottratte la coppa con 30 ostie e un paio di altri arredi sacri.
A incastrare il 28enne, le sue impronti edigitali. I carabinieri, che nella sua casa avevano trovato la refurtiva (ma non le ostie) restituendola alla chiesa, lo avevano denunciato per furto aggravato. Martedì 24 gennaio però il giudice di Varese, anche a fronte della restituzione degli oggetti rubati, lo ha assolto "per particolare tenuità del fatto". A chiedere l'assoluzione era stato lo stesso pm.