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Cronaca

Processo Ruby 2, Mora: "Abuso di potere e degrado". Poi la marcia indietro

L'ex manager dei vip chiede scusa a tutti, anche ai giornalisti. Su Arcore: "Berlusconi mi dava dei soldi"

Venerdì è il giorno di Lele Mora e delle sue dichiarazioni spontanee al processo "Ruby 2", dove è imputato per induzione e favoreggiamento della prostituzione. E prima di iniziare a raccontare la "sua" verità, l'ex manager dei vip ha voluto chiedere "scusa" ai giornalisti, in particolare al conduttore di Piazza Pulita, Corrado Formigli. "Mi vergogno di tante polemiche che ho fatto in passato contro i giornalisti e i comunisti e voglio chiedere scusa, senza se e senza ma".

L'ex manager dei vip ha detto di voler "uscire da questa bufera infernale che mi ha tolto la luce". Ed ecco la sua versione dei fatti. Lele Mora ammette di avere accompagnato ad Arcore, nella residenza di Silvio Berlusconi, le ragazze ma dice di "non averle mai condizionate: non ho mai voluto giudicare queste ragazze. Non contesto e non ho mai contestato l'attività dei pubblici ministeri, rispetto l'attività delle indagini. E' vero che ho partecipato alle feste, è vero che ho accompagnato le ragazze alle cene ed è vero che ho avuto dei prestiti da Berlusconi tramite Emilio Fede per salvare la mia società".

Lele Mora in tribunale © Tm News/Infophoto

"Ieri su un quotidiano ho letto queste parole (per descrivere il caso Ruby, ndr): dismisura, abuso di potere e degrado. E' vero, così è stato". E "io ne sono stato passivo concorrente". Ma "oggi - aggiunge Mora in tribunale - non voglio più mangiare cibo avariato. Lascio ai miei difensori, nel rispetto dell'istruttoria il compito di chiarire". 

Poi la parziale marcia indietro. In aula probabilmente Mora aveva saltato il "non" e aveva detto "sono stato un passivo concorrente". Con i cronisti fuori dall'aula Mora ha spiegato di aver detto ai giudici la "verità" e che nelle serate di Arcore non c'é stato "nulla di male". L'ex manager dei Vip, riguardo a Berlusconi, ha detto che è un suo "amico, non è un assassino, non è uno che fa prostituire la gente e nemmeno io". Ai cronisti che lo incalzavano su quel riferimento fatto in aula al degrado, Mora ha risposto: "Io forse ho sbagliato a non essere più attento ma non c'é mai stata prostituzione, ho detto quello che ha riportato un giornale".

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