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Cronaca

"Una prostituta minorenne che girava con pacchi di denaro"

Il pm Sangermano sulle motivazioni delle indagini sul caso Ruby

"Abbiamo ricevuto una macroscopica notizia di reato, riguardante una ragazza minorenne che girava per le strade di Milano con pacchi di denaro, che frequentava alberghi di lusso, che viveva con una prostituta e andava a casa di un uomo ricco e potente da cui diceva di ricevere denaro dopo essere fuggita da una comunità".

E' così che il pm di Milano Antonio Sangermano, nella requisitori del processo cosiddetto 'Ruby2' ha ricostruito l'inizio delle indagini sul caso Ruby, per sottolineare il "nostro dovere di indagare".

"C'é qualcuno che, indossando come noi la toga, a fronte delle dichiarazioni di una minorenne, delle oggettive anomalie della notte del 27 maggio 2010, che sentendo Lele Mora dire nelle telefonate di inghindarsi con biancheria intima e la Minetti retribuire le ragazze, c'é qualcuno, ripeto, che avrebbe riattaccato la cornetta e si sarebbe tappato le orecchie senza indagare?", ha proseguito. 

"I nostri imputati sapevano che era minorenne", ha proseguto Sangermano, riferendosi a Lele Mora (ex agente televisivo), Emilio Fede (ex direttore del Tg4) e Nicole Minetti (ex consigliere regionale del Pdl).

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