Lo scorso 18 febbraio, come riporta Il Fatto Alimentare, è scattata l’allerta anche in Italia per il salame Milano affettato, della norcineria Cesare Fiorucci, che è stato ritirato dai supermercati perché nel corso delle analisi di laboratorio in un campione sarebbe stato trovato l’Escherichia coli VTEC produttore di shigatossina, un batterio pericoloso responsabile della famosa epidemia dei germogli di fieno greco.

Secondo le informazioni raccolte da Il Fatto Alimentare, il ritiro è stato deciso volontariamente dalla società propietaria del marchio Fiorucci, la Campofrío Food Group, durante dei controlli interni.

L’azienda precisa che il batterio può causare crampi allo stomaco, vomito e diarrea. In Italia sono state richiamate le confezioni da 50g (lotto 2014, scadenza 21 aprile 2014) e da 60g e da 70g (lotto 2114, scadenza 6 maggio 2014) a seguito del rilevamento dell’E. coli in uno dei campioni analizzati, durante un controllo di routine in Austria.

Il salame è stato ritirato anche in altri Paesi d'Europa. “La presenza è stata riscontrata solo su uno dei campioni analizzati in laboratorio e non sull’intero lotto di produzione - viene spiegato -. Dopo controlli e analisi particolareggiate, in nessun altro campione di prodotto appartenente a lotti realizzati successivamente è stato rilevato il suddetto microrganismo. Nonostante questo, in applicazione del principio precauzionale, la Cesare Fiorucci, volendo garantire il massimo livello qualitativo dei propri prodotti, ha immediatamente provveduto ad attivare la procedura di richiamo del Salame Milano affettato dal mercato in Austria, Italia, Olanda e Belgio dove il lotto è stato distribuito”.