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Cronaca

Saldi "anticipati", il settore del lusso è perplesso

Prende posizione Miani (associazione Montenapoleone): "Favorevoli, ma bisognava pensare a qualche regola. Gli stranieri che acquistano il lusso sono penalizzati"

L'associazione di via Montenapoleone si schiera contro l'anticipo dei saldi per un anno in via sperimentale. Guglielmo Miani, il presidente dell'associazione, si dichiara infatti perplesso: "Siamo concordi sul favorire i consumi, ma anticipare di un mese senza preavviso danneggia la clientela estera per noi così importante". Secondo Miani, infatti, "questi clienti concentrano le proprie visite in Italia a ridosso della data di inizio saldi": chiaro il timore che possano arrivare a Milano a luglio e non trovare più niente negli scaffali.

Il Quadrilatero della Moda è infatti meta ambita soprattutto dai ricchi stranieri, che in periodo di saldi vengono a Milano a fare acquisti di beni di lusso e capi griffati a condizioni assolutamente vantaggiose rispetto ai prezzi che troverebbero in patria. "Clienti - prosegue Miani - che abbinano al piacere di un viaggio turistico l'opportunità di acquistare capi pregiati a prezzi scontati".

Miani teme inoltre che, in questo modo, si svendano i capi della collezione primavera/estate, "con margini di guadagno ridotti e un danno anche per l'immagine del marchio stesso. Se l'obiettivo dei saldi è alleggerire il magazzino dalle taglie invendute a fine stagione, allora va considerato che la fine stagione è a luglio". Miani si dichiara comune favorevole all'anticipazione ma "sono necessarie regole precise, come limitare la percentuale di sconto e/o il valore totale della merce disponibile per i ribassi".

 

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