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Cronaca

Sale giochi, Tar contro Comune di Milano sugli orari di apertura

Una società, in possesso di licenza per operare 24 ore su 24, ricorre contro l'ordinanza del comune che mette paletti e orari. E il Tar accoglie

Il comune di Milano, così come tanti altri in Italia, stava cercando di porre un freno al gioco d'azzardo, visto il proliferare delle sale giochi anche nella nostra città. Ora però il Tar si mette di traverso, accogliendo provvisoriamente un ricorso della Game Paradise s.r.l. contro l'ordinanza che discilplina gli orari d'apertura di questi locali. Lo riferisce "La Repubblica".

La società era in possesso di una licenza rilasciata dalla questura di Milano e valida per 24 ore su 24. Anche per questa ragione il Tar avrebbe giudicato illegittima l'ordinanza del comune che, adesso, potrebbe trovarsi in seria difficoltà: i ricorsi potrebbero moltiplicarsi. E' bene infatti ricordare che resta in vigore il decreto cosiddetto "Salva Italia", del governo Monti, che ha liberalizzato gli orari d'apertura degli esercizi commerciali.

D'altra parte i locali dove si scommette sono un rischio per le patologie (ormai riconosciute come tali) legate al gioco d'azzardo. Tanto che in più di un caso i quartieri si rivoltano contro le nuove aperture. I consigli di zona, spesso, laddove viene chiesto il loro parere, si mostrano contrari a nuove aperture e alcuni (nella zona 8, ad esempio) hanno anche chiesto le regole. Palazzo Marino aveva valutato dunque oppurtuno porre limiti agli orari e al proliferare delle sale giochi. L'assessore D'Alfonso ricorda in proposito i ventidue controlli già effettuati dalla polizia locale negli ultimi tempi. D'Alfonso difende la delibera: "Il fenomeno - spiega - è dilagante e può generare sofferenze e costi sociali inaccettabili".

Prossimo appuntamento il 13 marzo, quando il Tar tratterà nel merito il ricorso.

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