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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casoretto / Viale Lombardia

Milano, email di un ragazzo pronto a saltare nel vuoto: "Voglio suicidarmi". Salvato da polizia

Ha scritto un messaggio a MilanoToday annunciando un gesto estremo. E la redazione ha subito contattato la questura che è accorsa sul posto. L'accaduto nel pomeriggio di lunedì 22 febbraio in un hotel di viale Lombardia

"La mia vita è stata un travaglio negli ultimi 3 anni da quando i miei genitori mi hanno cacciato di casa. Vi scrivo perché voglio che mi aiutate a salutare tutti gli amici. Sono ore che guardo la finestra e non trovo il coraggio di buttarmi giù e dare fine a tutto questo". Questa l'email shock che MilanoToday ha ricevuto lunedì pomeriggio da un ragazzo di 26 anni, pronto a farla finita dopo aver passato un periodo difficilissimo. Allertata immediatamente dalla nostra redazione, la questura ha parlato con il giovane al telefono per convincerlo a fornire la sua posizione, l'hotel Oasi village di viale Lombardia, e poi ha inviato due volanti e un'ambulanza di Sos Milano sul posto, riuscendo a trarlo in salvo.

Polizia e ambulanze sul posto

Nella sua email il 26enne ci ha raccontato di aver vissuto anni pieni di ostacoli, con i genitori che l'hanno cacciato di casa per via della sua omosessualità, un trasferimento a Milano per un amore finito troppo velocemente, un lavoro estremamente precario (anche se ottenuto dopo tanta fatica) e, infine, dopo la fine della relazione, il trasloco dalla casa del partner a una camera d'albergo pagata "con gli ultimi soldi presenti sulla carta di credito", come lui stesso ha precisato.

Dopo aver provato sgomento e una punta di incredulità - nella nostra casella arriva ogni genere di messaggio - nel leggere le sue parole, abbiamo capito che la situazione non solo era serissima ma anche molto grave e per questo richiedeva un intervento immediato. Così gli abbiamo risposto chiedendogli il suo numero di telefono e nel frattempo abbiamo chiamato la questura, che in un attimo si è attivata per contattarlo seguendo la procedura prevista in questi casi.

"Vi scrivo - si leggeva nel messaggio, che si presentava come una sorta di addio - perché voglio che mi aiutate a salutare tutti gli amici che mi hanno sostenuto a tutti gli amici ai quali ho sempre strappato un sorriso dalle labbra, a mio fratello che ha cercato di darmi supporto. Sono sempre stato forte ma ora non ho più la forza di andare avanti (...). Mi chiedo da tutta stanotte se vale la pena andare avanti così oppure lasciare tutto e non essere più un peso per nessuno".

Poliziotto si finge giornalista per salvare il ragazzo

L'operazione di salvataggio è stata portata a termine grazie a uno degli agenti della centrale operativa, che al telefono si è finto un giornalista della nostra redazione riuscendo a far sfogare il 26enne, facendolo calmare, nell'attesa che le volanti Lambrate e Lambrate Bis arrivassero sul posto. Mentre il poliziotto, che si è fatto rivelare dal giovane anche la sua posizione, lo ascoltava attentamente, altri quattro agenti - una donna e tre uomini - sono accorsi sul posto e l'hanno raggiunto nella stanza dell'albergo, ai piani superiori della struttura, l'hotel a tre stelle in zona Città Studi.

Il suo gesto estremo così, grazie alla tempestività e all'efficacia dell'intervento degli agenti, è stato scongiurato. Il ragazzo, convinto a desistere dopo circa un'oretta, si è tranquillizzato ed è sceso al piano inferiore, dove è stato poi affidato alle cure del 118. Un'ambulanza l'ha trasportato in codice verde all'ospedale Fatebenefratelli di Milano. Dove potrà trovare il supporto clinico degli specialisti.

Dove e come chiedere aiuto

Parlare di suicidio non è semplice. Se stai vivendo una situazione di emergenza puoi chiamare il 112. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 199 284 284 oppure online, dalle 10 alle 24. Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al numero 06 77208977

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