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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porta Magenta / Piazza Gaetano Filangieri

"Condizioni inumane a San Vittore": un detenuto chiede i domiciliari

Non si ferma la polemica sulle carenze strutturali delle case circondariali italiane. Un 28enne egiziano ha chiesto, attraverso il suo legale, di essere messo ai domiciliari

Detenuti in pessime condizioni a San Vittore. Talmente pessime da vivere in sei in una cella di 2,5 per 4,5 metri: e così un ragazzo di 28 anni, egiziano, ha chiesto gli arresti domiciliari. Lo ha fatto proprio evidenziando le condizioni in cui si è costretti a vivere nel carcere milanese, richiamandosi alle condanne già comminate all'Italia da parte dell'Unione europea.

Poco spazio disponibile, nonostante le norme di procedura penale (che chiede uno spazio "conforme all'umanità del detenuto" e alla "ampiezza sufficiente" delle celle (secondo una legge del 1975). Ma anche l'articolo 27 della Costituzione, secondo cui le pene non devono essere contrarie "al senso di umanità". Il legale dell'uomo, Mauro Straini, fa notare che è ormai riconosciuta la carenza strutturale di tutte le carceri italiane: dunque non sarebbe sufficiente trasferire il 28enne in un'altra casa circondariale.

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