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Cronaca

Sanità, sondaggio: milanesi soddisfatti dei servizi, meno dei medici

Complessivamente il giudizio dei milanesi sulla sanità è migliorato rispetto al 2008 ma non mancano le critiche. Al primo posto le liste d'attesa. Il sondaggio è stato realizzato da S&G Kaleidos per Job

Il 70,7% dei milanesi apprezza il servizio sanitario offerto dalla città.  I critici sono soltanto il 23,8 (poco soddisfatto il 16,5% e per nulla il 7,3%). Più complicato il rapporto con il medico di base: per il 63,4% è appena “sufficiente”. Solo il 3,3% lo giudica “ottimo”, il 6,8% “buono”, il 9,9% “discreto” e  il 10,5% non è per niente soddisfatto, lamentando soprattutto poca “disponibilità all’ascolto”.

I dati emergono da un’indagine commissionata da Job, mensile free press promosso dalla Cisl di Milano, a S&G Kaleidos, che sarà pubblicata sul numero di dicembre del giornale, in distribuzione da domani, mercoledì 15.

I dati evidenziano che la fiducia dei cittadini è in aumento: secondo un’analoga ricerca realizzata nel 2008 i “molto” soddisfatti delle prestazioni di poliambulatori, ospedali, centri diagnostici erano il 5,5%, e gli “abbastanza” soddisfatti il 54,3%: complessivamente il 59,8% contro il 70,7% di oggi.

“Il risultato – spiega Renato Zambelli, segretario della Cisl di Milano – è abbastanza positivo, ciò non significa che non vi siano delle criticità da correggere”.

I servizi. In caso di emergenza il pronto soccorso resta il servizio più utilizzato (33%), seguito dalla guardia medica (24,4%). Entrambi prendono la sufficienza da quasi la metà del campione (rispettivamente 49,2% e 47,5%) e sono giudicati buoni o ottimi dal 15% e dal 12,5%. I milanesi cominciano ad apprezzare anche i servizi “innovativi”: il 42,8% ha partecipato a campagne di prevenzione.

Cinque le aree su cui intervenire.
Il servizio va migliorato e potenziato per quanto riguarda la tutela degli anziani, in particolare quelli poco autosufficienti o in difficoltà economiche; della maternità a rischio; dei malati psichici; dei disabili; e la gestione dell’emergenza droga e alcolismo.

Nel dettaglio che secondo i milanesi sarebbero urgenti a guadagnare il primo posto sono le liste d'attesa. I cittadini hanno sottolineato l’esigenza di “accorciare i tempi di attesa per visite, esami, ricoveri” (24,5%). Il dato sulle liste d’attesa colpisce anche perché peggiorativo rispetto al 2008 (allora era al 18,5%).

Seguono “rinnovare le strutture troppo vecchie” (18,8%), “selezionare personale più qualificato (medici/infermieri/etc…)” (14,2%); “rendere più accogliente l’ambiente ospedaliero” (11,3%), migliorare la “pulizia ed igiene della struttura (sale d’attesa/camere/bagni) (8,8%), più “comprensione ed umanità da parte del personale ospedaliero” (6,6%), più “puntualità nell’orario delle visite” (5,5%).

“I cittadini si lamentano delle attese – osserva Mina Savoia, segretario della Fp Cisl Sanità -, ma non sanno che negli ospedali c’è molto disagio per i turni frenetici. La riabilitazione, ad esempio, è fatta bene, ma di corsa per accontentare le tempistiche previste e smaltire presto tutti. E siamo anche sotto organico”.


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