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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Saronno, arrestato commercialista: aiutava imprenditori a evadere

L'uomo è stato arrestato, insieme a due collaborati nella mattinata di martedì dalla guardia di finanza. A insospettire le fiamme gialle: il suo tenore di vita e il suo stipendio "da operaio"

Creava ed utilizzava fatture false per abbattere gli utili delle sue società e dei clienti del suo studio di consulenza fiscale. Pensava di farla franca, ma è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Saronno, insieme a due sue collaboratrici.

I primi sospetti. Tutto è iniziato quando i finanzieri si sono accorti dell’altissimo tenore di vita del professionista (viaggi a Dubai, tornei di golf in Sud America e uno studio legale in pieno centro a Saronno ) e il suo bassissimo reddito. Sono subito stati avviati approfondimenti. Le fiamme gialle, sotto il coordinamento di Nadia Alessandra Calcaterra — Sostituto Procuratore di Busto Arsizio —, hanno messo in luce una «vera e propria associazione a delinquere, diretta dal commercialista con l’aiuto di due sue fedeli collaboratrici», scrivono i finanzieri in una nota diffusa alla stampa.

Il modus operandi. Il commercialista, mediante un giro vorticoso di false fatturazioni emesse da alcune società ha consentito a numerosi clienti del suo studio sia una notevole evasione di imposta che la costituzione in Svizzera di fondi neri sconosciuti al fisco. Il denaro dei clienti veniva loro retrocesso su conti correnti appositamente accesi in Svizzera, a fronte di una commissione del 20 - 30% sugli importi. Non solo. Il professionista, utilizzando il medesimo sistema, ha praticamente azzerato il reddito imponibile e annullato il debito Iva derivante dalla sua lecita e remunerativa attività professionale.

L’arresto. I militari delle fiamme gialle, nella mattinata di martedì, hanno arrestato il professionista, mentre per le sue due collaboratrici sono scattati gli arresti domiciliari. I tre devono rispondere del reato di associazione a delinquere finalizzato alla commissione di reati fiscali. È stato disposto inoltre il sequestro per un valore di circa 1.800mila euro, pari all’imposta evasa dal professionista. Al momento i sigilli sono stati apposti su alcuni beni immobili in Monza-Brianza e Cagliari. 

L’attività di indagine, in corso da oltre un anno, «ha portato, ad oggi, all’esecuzione di 31 perquisizioni locali in Lombardia, Trentino, Liguria e Lazio, alla denuncia di 30 soggetti per reati fiscali ed alla scoperta di un giro di fatture false per un imponibile di circa 8 milioni di euro ed IVA evasa per circa 1.400mila euro» concludono i finanzieri.

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