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Cronaca

Trenord, tra incendi a bordo e sassi contro i treni in corsa: "Noi adesso abbiamo paura"

Parla un macchinista: "Chiederemo di aumentare le misure di sicurezza per il personale"

"Martedì chiederemo a Trenord di rinforzare le misure di sicurezza a bordo dei treni per garantire l'incolumità dei macchinisti. In particolare attraverso l'installazione di vetri laterali doppi nei locomotori". A parlare è Luca Beccalli, macchinista e rappresentante di Orsa Ferrovie, il sindacato più gettonato tra i lavoratori di Trenord. 

Sì perché la sconcertante escalation di episodi di violenza contro i convogli ferroviari - tra vandalismi, tentativi di incendio e soprattutto sassaiole - non ha lasciato passivi i ferrovieri né le rappresentanze sindacali. La situazione è ormai insostenibile e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il ferimento alla testa di un macchinista - colpito da un sasso - la scorsa settimana tra gli scali di Greco Pirelli e Sesto San Giovanni, sulla linea Milano-Lecco-Tirano.

"Come organizzazioni sindacali - spiega Beccalli a LeccoToday - chiederemo di aumentare le misure di sicurezza per il personale e per i viaggiatori. Se i vetri frontali dei locomotori sono rinforzati, quelli laterali sono soltanto più larghi. È la parte più debole di ogni singolo treno, perché vengono abbassati e alzati a ogni fermata".

I treni di ultima generazione montano tutti vetri rinforzati, mentre quelli più vecchi non offrono - considerati gli ultimi sconcertanti avvenimenti - una protezione sufficiente. "Chiederemo di adeguarli per evitare il ripetersi di questi episodi che si sono susseguiti, perché settimana scorsa, dopo l'episodio di Greco, sono stati tirati sassi ad altri treni in transito. Ci lascia stupiti il fatto - spiega il macchinista - che si possa prendere di mira i treni. La sfortuna ha voluto che un macchinista fosse colpito, per fortuna senza gravi conseguenze e con una veloce macchina dei soccorsi".

Al di là delle misure di sicurezza, l'auspicio dei lavoratori Trenord è che sulle sassaiole possa essere fatta luce nel più breve tempo possibile. "Il personale è preoccupato, anche se ovviamente non è possibile fermarsi, i treni devono essere garantiti - prosegue Beccalli -. Insospettisce che accada in pieno giorno, e sempre tra Greco e Sesto, in una zona specifica, tra l'altro frequentata a maggioranza da studenti. Confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine, che già sono riuscite a individuare chi aveva cercato di appiccare incendi a bordo dei convogli". 

Il problema, per Trenord, è doppio perché l'azienda si trova anche alle prese con problemi di risorse umane. "Noi abbiamo già chiesto di aumentare il numero di addetti alla sicurezza, ma mancano i fondi e il personale - conclude il rappresentante di Orsa Ferrovie -. Abbiamo invocato una maggiore presenza a bordo, per esempio raddoppiare il numero dei capitreno su ogni singolo convoglio, e anche della vigilanza. Ma si stima - conclude il dipendente dell'azienda - che in Lombardia la carenza di organico sia di 250 unità, 150 macchinisti e 100 capitreno, per poter pareggiare le esigenze del lavoro quotidiano". 

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