Ancora casi di scabbia all'ospedale San Paolo
Nei giorni passati era stato l'assessore al Welfare, Giulio Gallera, a confermare gli altri casi
Nuovo caso di scabbia all'ospedale San Paolo di Milano. Salgono così a 13 le persone sottoposte a profilassi. Si tratterebbe di un dipendente del nosocomio e non di un paziente, né un familiare.
Gli altri 12 casi confermati dall'assessore Gallera
Nei giorni passati era stato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, a confermare gli altri casi. "E' stato gestito un focolaio di 'scabbia' all'ospedale San Paolo di Milano. La situazione è comunque sotto controllo", diceva il 24 giugno l'assessore.
"La segnalazione riguarda il reparto di Oncologia - aveva spiegato Gallera - e le cause sono già state individuate dagli operatori sanitari dell'Ospedale. A seguito delle analisi effettuate, 12 persone, fra le quali ci sono medici, operatori di reparto, pazienti e familiari, sono state sottoposte a profilassi. L'attività di sorveglianza è stata attivata immediatamente e la situazione non presenta ulteriori criticità".
La direzione dell'ASST Santi Paolo e Carlo, in quel caso, aveva trasmesso una relazione dettagliata all'ATS Città Metropolitana di Milano. I controlli e le azioni di sorveglianza continuavano a scopo precauzionale. "Non c'è allarme - ha confermato l'assessore - e nemmeno pericolo. La delicata vicenda è stata gestita nel migliore dei modi ed è ormai sotto controllo".
Il nuovo caso di Scabbia e l'interrogazione in Regione
Ora che si è aggiunto un tredicesimo caso, il Partito Democratico ha presentato un'interrogazione in Regione per cercare di fare chiarezza. Pietro Bussolati, primo firmatario, e suoi vorrebbe capire come l'assessore Gallera stia gestendo la situazione l'origine del focolaio che pare essere stato individuato in una paziente che proveniva da un'altra struttura accreditata dell’area metropolitana.