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Cronaca

Morti in case popolari: MM mette in azione la squadra "anti sciacalli"

Funzionari di MM e agenti di polizia locale per evitare che gli alloggi vengano razziati o abusivamente occupati

L'hanno chiamata "squadra anti sciacalli" ma non serve soltanto a questo. E' la task force di Metropolitana Milanese, che gestisce le case popolari di proprietà del comune di Milano da quanto questo ha deciso di interrompere il rapporto con Aler (che ora gestisce solo quelle di sua proprietà).

Gli uomini di MM e quelli della polizia locale intervengono, insieme, alla morte di un inquilino per scandagliare il suo appartamento, soprattutto alla ricerca di oggetti di valore ma anche di beni personali. Come riferisce il Giorno, questa operazione ha uno scopo duplice: da una parte rendere più semplice il passaggio di eredità, perché è poi il comune stesso a occuparsi di contattare eventuali eredi, e dall'altra evitare il fenomeno dello sciacallaggio. 

E' un "segreto di pulcinella" che nei quartieri popolari vi sia chi monitora la situazione dei decessi per indicare alla criminalità dove colpire: ovvero dove razziare l'appartamento e/o occuparlo abusivamente. Grazie alla task force "post mortem", è possibile prevenire entrambi i fenomeni e velocizzare l'iter per rimettere a disposizione l'appartamento rimasto vuoto. Si parla di qualche centinaio di appartamenti. Poca cosa, forse, rispetto ai 20 mila e più in lista d'attesa per l'assegnazione, ma un piccolo passo che si somma a tanti altri. 

La squadra agisce se, ovviamente, i parenti del morto non si sono manifestati nell'immediatezza. 

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