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Cronaca Castello / Largo Cairoli

Sciopero generale, corteo a Milano: fumogeni a palazzo Marino, vernice contro le banche

Il corteo è partito alle 9.30 da largo Cairoli e si snoderà per le vie del centro. Le immagini

Il grido di “battaglia” era semplice, unico: “Io non ci sto”. Lavoratori, studenti, precari sono scesi in strada venerdì mattina - giorno dello sciopero generale indetto dall’Unione sindacale di Base - per esprimere tutto il loro dissenso verso il governo Renzi e verso il desiderio del premier di cambiare la Costituzione italiana. 

Sciopero, manifestanti contro le banche a Milano

I manifestanti si sono ritrovati in largo Cairoli alle 9.30 e hanno iniziato a sfilare per le vie del centro verso piazza San Babila, punto d’arrivo del loro corteo. 

Ad aprire il torpedone uno striscione dal significato abbastanza chiaro: “Cambiamo il sistema, non la costituzione. Io non ci sto”. Durante il corteo sono stati anche esposti due “teli” in ricordo di Abd El Salam, l’operaio morto investito da un camion durante una protesta fuori da uno stabilimento Gls nel piacentino

La manifestazione si è “accesa” in via Adalberto Catena, dove alcuni manifestanti hanno lanciato vernice rossa contro le vetrine della sede di Jp Morgan. “È l’agenzia di rating che sta continuando a spingere per cambiare le Costituzioni partigiane - ha urlato una ragazza al megafono -, le Costituzioni che difendono i diritti di studenti e lavoratori. Hanno transennato tutto, hanno schierato la polizia perché hanno paura di noi - ha continuato -, sanno che ci stanno facendo incazzare”. 

Sciopero 21 ottobre, corteo a Milano

Nel mirino dei lavoratori e degli studenti anche le banche, su tutte Unicredit. Alcune filiali incontrate lungo il percorso dai manifestanti sono state imbrattate con scritte spray e "palle" di vernice. "Antibanks tour - si leggeva su uno striscione apparso davanti ad un istituto di credito -. Ci vendono schiavitù spacciandola per libertà". Sulle vetrine di molte banche sono comparse le scritte "ladri", "revolution" e "dovete darci il denaro". 

Dimostrazione anche in piazza Scala, sotto palazzo Marino, dove alcuni lavoratori hanno acceso fumogeni e intonato cori rivolti al sindaco Beppe Sala chiedendo “contratti e dignità”. 

All'arrivo in piazza San Babila, invece, alcuni dei manifestanti si sono seduti ad un tavolo sistemato in strada e - indossando le maschere con i volti di alcuni esponenti di governo - hanno esposto lo striscione "Ci mangiate i diritti per i vostri profitti". 

Il corteo in centro, nel giorno dello sciopero indetto per “fermare il Paese” contro il governo Renzi, ha causato non pochi disagi al traffico in centro città. Atm, sul proprio sito, ha informato che “i tram 1, 2, 4, 12, 14 e 19” e “i bus 50, 57 e 61” possono subire “deviazioni o rallentamenti” durante la protesta.

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