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Cronaca

A Milano è il giorno dello sciopero dei rider

I ciclofattorini che si occupano di delivery di cibo hanno incrociato le braccia e manifestato

Striscioni e in mano, bici di fianco. È entrato nel vivo lo sciopero dei rider di Milano organizzato dal sindacato metropolitano Deliverance per venerdì 26 marzo. Alla mobilitazione, promossa dalla rete "Rider X i Diritti", hanno aderito oltre un centinaio di persone, tutti lavoratori delle piattaforme che si occupano di delivery. Lo sciopero, iniziato nella mattinata, proseguirà anche in serata e potrebbero verificarsi disagi per i clienti che si affidano alle piattaforme; per questo i fattorini hanno chiesto ai milanesi di contribuire all'iniziativa evitando di fare ordinazioni.

"Il presidio di oggi è stato indetto per il settore dei fattorini del food delivery, un ambito in cui i lavoratori sono altamente sfruttati — spiega Alessandro Zadra, coordinatore provinciale Si Cobas —. Per la maggior parte i lavoratori di questo settore sono immigrati e non hanno diritto neanche a chiedere un documento per ottenere il permesso di soggiorno perché non hanno un contratto. Lavorano con un sistema basato sul cottimo, quindi sono pagati a consegna".

I rider chiedono un salario più alto ma anche il riconoscimento di istituti contrattuali fondamentali come la malattia, le ferie, il congedo parentale, la paga oraria stabilita, il Tfr, un monte ore minimo garantito, oltre ai diritti sindacali. 

Attimi di tensione tra fattorini

Durante la giornata si sarebbero verificati alcuni attimi di tensione tra alcuni manifestanti e altri rider che, nonostante lo sciopero, hanno deciso di lavorare. Secondo alcune segnalazioni giunte a MilanoToday alcuni lavoratori sarebbero stati bloccati durante il turno. Non è la prima volta, situazioni simili si erano già verificate in passato.

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