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Riaprono i distributori

Interrotto a metà lo sciopero dei benzinai: ecco perché

I distributori riapriranno già da questa sera 25 gennaio, annullando la serrata prima del termine

Dopo meno di 24 ore dall'inizio dello sciopero dei benzinai scattato martedì sera (24 gennaio), alle 19 sulla rete ordinaria e alle 22 sulle autostrade, arriva la svolta. Fegica e Figisc/Anisa, le due sigle sindacali, hanno revocato il secondo giorno di sciopero dei benzinai, dopo che martedì Faib Confesercenti aveva già deciso in questo senso.

In una nota diffusa al termine di un nuovo incontro al Mimit, spiega Today, le due organizzazioni dei gestori sottolineano tuttavia che restano molte criticità e che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. I distributori riapriranno quindi già da mercoledì 25 gennaio, annullando lo sciopero che sarebbe dovuto durare 48 ore consecutive.

"Il confronto a questo punto si sposta in Parlamento dove i benzinai hanno già avviato una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il testo del decreto cosiddetto trasparenza raccolga in sede di conversione le necessarie modifiche", si legge nella nota delle due sigle sindacali.

"Anche quest'ultimo ennesimo tentativo di rimediare ad una situazione ormai logora, non è riuscito ad evidenziare alcun elemento di concretezza che possa consentire anche solo di immaginare interventi sui gravissimi problemi del settore e di contenimento strutturale dei prezzi. Le proposte emendative avanzate dal Governo al suo stesso decreto non rimuovono l'intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi, controproducenti oltreché chiaramente accusatori", denunciano ancora.

Si conclude così l'agitazione dei gestori delle pompe di benzina dopo il tentativo fallito in extremis nella giornata di martedì del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso di trovare un'intesa e scongiurare la protesta. Ma la contrattazione non finisce qui. A dirlo è Roberto Di Vincenzo, presidente Fegica, al termine dell'incontro al Mimit sullo sciopero dei benzinai: "Ridurre lo sciopero non sta a significare smontare la partita, anzi tutto il contrario". 

"Diamo atto al governo di aver fatto dei passi in avanti ma che non colgono appieno le richieste che noi avevamo fatto - ha proseguito Di Vincenzo - abbiamo chiesto all'esecutivo di lasciare aperto questo tavolo per cercare di approfondire, da un punto di vista tecnico, ulteriori elementi".

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