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L'annuncio

Sciopero dei camionisti: arriva il blocco dei tir contro il caro benzina

Unatras, l'unione delle federazioni dell'autotrasporto, hanno annunciato un nuovo blocco, che questa volta rispetta le tempistiche previste dal Garante per gli scioperi: "Gli interventi presentati dal Governo sono insufficienti"

Il caro carburanti preoccupa e non poco i cittadini ma una delle categorie più colpite, con drammatiche conseguenze a catena sul resto delle attività, è quella degli autotrasportatori. La minaccia di un blocco dei camion per protestare contro il caro benzina diventa concreta e dopo le proteste spontanee avvenute nei giorni scorsi, le federazioni aderenti ad Unatras, hanno annunciato un fermo dal prossimo 4 aprile.

I supermercati hanno problemi di approvvigionamento?

"Dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell'incontro di martedì al ministero dei Trasporti, giudicati insufficienti. Pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Teresa Bellanova, Unatras ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. E ad oggi non è previsto nulla di tutto questo", hanno annunciato. Lo stop in questo caso rispetta le tempistiche imposte dal Garante per gli scioperi.

Lo sciopero dei camionisti contro il caro benzina

"È finito il tempo degli annunci. Il rispetto delle regole - prosegue l'organismo che rappresenta unitariamente varie federazioni di autotrasportatori - è essenziale e fondamentale per superare la difficile fase vertenziale in atto, aggravata dall'incremento registrato sul prezzo del gasolio. Le ipotesi di soluzioni, pur apprezzabili, non sono ancora concretizzate in norme, ma restano mere manifestazioni di volontà".

L'Unione dell'autotrasporto ha anche deplorato "gli atti speculatori" denunciati dal ministro Cingolani, per cui è stata avviata un'indagine da parte della Procura di Roma. Comportamenti scorretti che contribuiscono a mantenere elevato il prezzo dei carburanti e degli additivi. 

Gli autotrasportatori chiedono un "diretto interessamento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare le soluzioni possibili che producano un tetto massimo del prezzo dei prodotti energetici, come avvenuto in altri settori produttivi ed energivori". Se nelle prossime settimane non dovessero arrivare dei nuovi provvedimenti, il rischio è che il prossimo 4 aprile il "blocco totale" diventi realtà.

Il benzinaio milanese che vendeva il carburante a 5 euro al litro

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