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Sciopero generale dei mezzi di 24 ore: a rischio metropolitane, autobus, tram e treni

Stop di 24 ore tra il 7 e l'8 giugno. A rischio tutti i mezzi pubblici in città. Ecco i dettagli

Sciopero generale in arrivo a Milano. Una risposta a quello che i lavoratori definiscono senza troppi giri di parole "un attacco al diritto di sciopero". E un no chiaro, l'ennesimo, "alle dannose politiche di privatizzazione e liberalizzazione". 

I sindacati Cub trasporti, Cobas lavoro privato, Si Cobas, Sgb e Adl Cobas hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore dei mezzi tra le giornate di giovedì 7 e venerdì 8 giugno che metterà a rischio - anche a Milano - metropolitane, autobus, tram e treni.  

I motivi dello sciopero dei mezzi 

"È grave ed inaccettabile l’attacco al diritto di sciopero in atto nel settore dei trasporti - l'attacco dei sindacati -, una strategia funzionale a imbavagliare i lavoratori in modo da affondare il colpo e attuare, senza la prevedibile opposizione sociale, le dannose politiche di privatizzazione, liberalizzazione e precarizzazione, infierendo draconiani tagli salariali e occupazionali, nonché consistenti peggioramenti normativi all’intera categoria dei trasporti, in tutti i comparti, anche a scapito della qualità del servizio".

"La pretesa della commissione di garanzia di imporre, su mandato del governo uscente, la definizione di una nuova regolamentazione provvisioria conferma le più pericolose intenzioni in ordine al restringimento del diritto di sciopero - le parole dei lavoratori -. Aumentando da 10 a 20 giorni il periodo di rarefazione tra uno sciopero e l’altro si rende sempre più difficile esercitare il diritto dei diritti e si impedisce ai lavoratori di far fronte all’attacco padronale che da anni subiscono".

"La realtà - prosegue la nota delle sigle - è che con tale rarefazione e con le altre misure in essere si vogliono ridurre ad una decina di giornate l’anno le possibili giornate di lotta degli autoferrotranvieri, lasciando però ampia discrezionalità alle aziende di intervenite a loro piacimento e di attuare i loro piani d’impresa. L’assalto al diritto di sciopero è mosso dalla commissione di garanzia in tutti i settori dei trasporti: l’intera categoria, con la scusa del diritto alla mobilità, è divenuta ambito di sperimentazione di inaccettabili interventi sistematicamente mirati a ridurre un diritto costituzionale inalienabile, pur di provare a ridimensionare la forza dei lavoratori e la loro capacità di reazione".

"D’altra parte - scrivono i sindacati - le politiche attuate sono le stesse in tutti i settori dei trasporti: le privatizzazioni e liberalizzazioni avviate, oltre a peggiorare il servizio, stanno falcidiando l’occupazione, determinando l’impoverimento di chi resta in servizio, l’aumento indiscriminato dei carichi di lavoro e della precarizzazione, il peggioramento delle condizioni di lavoro e la diminuzione della sicurezza del lavoro, nonché il drastico decadimento della qualità dei servizi".

"Ci auspichiamo - conclude Cub - giornate di lotta unitaria e partecipata, da estendere a tutti i lavoratori dei trasporti". 

Giorno e orari dello sciopero generale dei mezzi

I primi a iniziare lo sciopero generale saranno i dipendenti di Ferrovie dello Stato, Trenord e Nuovo trasporto viaggiatori - Italo -, che potranno scioperare dalle 22 del 7 giugno alle 6 della mattina successiva. 

I lavoratori del settore aereo, invece, potranno fermarsi dalle 13 alle 17 di venerdì 8 giugno, mentre non sono ancora noti - ad ora - gli orari in cui a incrociare le braccia potranno essere i dipendenti di Atm. 

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