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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scioperi

Oggi sciopero Atm a Milano: chiuse le metropolitane, maggiori attese per i mezzi di superficie

Lo sciopero al via alle 8.45. Città a rischio caos

È il giorno dello sciopero. Oggi, martedì 11 ottobre, Milano si trova a fare i conti con l'agitazione dei dipendenti di Atm. I lavoratori possono incrociare le braccia dalle 8.45 alle 15, quando la città rischia di ritrovarsi senza mezzi pubblici e andare nel caos. Per tutta la mattina, quindi, sotto la Madonnina potrebbero restare fermi i treni delle quattro linee metropolitane, gli autobus e i tram. 

Atm ha comunicato che, a partire dalle 8.45, le metropolitane chiuderanno, mentre tutti i treni che sono partiti dal capolinea prima delle 8.45 arriveranno a destinazione. L'azienda dei trasporti milanesi ha aggiunto che "maggiori attese" si prevedono per bus, tram e filobus. Tutte le linee metropolitane e di superficie torneranno in normale servizio dopo le 15.

A proclamare l'agitazione, d'urgenza, sono state tutte le maggiori sigle sindacali: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cosal, Ugl e Orsa. Lo scorso 16 settembre gli stessi sindacati avevano già protestato e le metropolitane erano state chiuse dalle 8.45 alle 15, per poi riprendere il normale servizio nel pomeriggio. Anche oggi non sono previste fasce di garanzia e lo sciopero è in programma nella stessa finestra oraria. 

I moviti dello sciopero 

L'agitazione è stata indetta domenica dopo l'ennesima aggressione a due dipendenti di Atm, andata in scena nel weekend a Cascina Gobba, dove due addetti alla sicurezza sono stati presi a calci, pugni e morsi da un 22enne che stava infastidento i passeggeri in banchina. 

"A pochi giorni dall’incontro in Prefettura di Milano e dal successivo con il gruppo Atm, dove abbiamo ribadito la nostra posizione in merito alle aggressioni al personale, registriamo ancora altre pesanti aggressioni. Sta diventando normale leggere la notizia di aggressioni a personale front line nell’inefficacia generale delle azioni messe in campo. Tutto ciò toglie valore, rilevanza e dignità a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno, in qualsiasi condizione, ad ogni ora, permettono alle persone di spostarsi in tutta la città", si legge nella nota con cui Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cosal, Ugl e Orsa hanno annunciato lo sciopero, il bis dopo quello di settembre, proclamato per le stesse ragioni.

"Si va a lavorare con la paura di chi sa di essere solo ad affrontare i mille imprevisti e le inevitabili conseguenze, senza alcuna protezione, se non quella di usare il buon senso per tutelare la propria incolumità per tornare a casa sani e salvi. Ora basta, non è più tempo solo di parole e buoni propositi", la protesta dei sindacati. 

"Chiediamo un intervento concreto e sinergico che coinvolga il legislatore, le istituzioni e il gruppo Atm a tutela della sicurezza e dell'incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori. Anche gli utenti cominciano a considerare il mezzo pubblico un trasporto non più sicuro soprattutto per gli episodi di violenza e aggressione che si verificano ad opera di microcriminalità bordo dei mezzi. Ridurre le aggressioni eviterebbe di danneggiare la salute psicofisica dei lavoratori, nonché l’immagine del gruppo Atm che in queste circostanze dovrebbe costituirsi parte civile - l'appello delle sigle -. Chiediamo pene certe per chi commette questo genere di reati ai danni di tutte le lavoratrici e i lavoratori che operano front line".

"Servono iniziative immediate, come abbiamo ribadito in sede prefettizia e in sede aziendale, in assenza delle quali - hanno concluso i sindacati - continueremo con forza a rivendicare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Atm". 

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