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Scioperi Vittuone

Abb di Vittuone, 123 esuberi: corteo e presidio ad Assolombarda, poi l'incontro tra sindacati e azienda

L'azienda conferma gli esuberi e lo spostamento della produzione di motori di media tensione ma aggiunge: "Lo stabilimento resta strategico per le altre produzioni"

Giornata di sciopero e di trattative per i lavoratori dell'Abb di Vittuone. La multinazionale elvetica a gennaio 2019 ha annunciato un piano indistruale che, tra le altre cose, mette a rischio il futuro di 65 operai e 58 impiegati della sede milanese. Martedì 26 febbraio i lavoratori hanno scioperato e manifestato con un corteo diretto ad Assolombarda. 

"E' necessario che Abb modifichi le proprie intenzioni, a partire da quelle che riguardano il piano industriale dove è previsto il trasferimento di alcune produzioni nello stabilimento finlandese del gruppo", si legge in una nota diffusa prima dello sciopero da Mirco Rota, responsabile Fiom-Cgil in Abb: "Il sito di Vittuone, con questa nuova riorganizzazione, rischia in prospettiva un suo ridimensionamento strategico".

L'azienda, successivamente all'incontro in Assolombarda, ha confermato la decisione di dismettere, nel corso del 2019, la produzione dei motori di media tensione e generatori a Vittuone. Ma si è detta disposta a "intraprendere un percorso negoziale al fine di individuare in tempi brevi", insieme ai sindacati, "le migliori soluzioni praticabili". E ha ribadito che "l'insediamento industriale di Vittuone continua ad essere un asset strategico nella struttura di Abb Italia per tutte le altre attività presenti nel sito".

Soltanto a fine 2018 erano terminati i "tagli" annunciati due anni prima e riguardanti oltre 300 dipendenti in varie sedi lombarde tra cui 150 nella stessa Vittuone.

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