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Giovedì, 28 Marzo 2024
Vigili sul piede di guerra

La polizia locale di Milano è pronta a scioperare

La protesta è prevista per domenica 15 maggio, giorno della Stramilano e della partita tra Milan-Atalanta

Domenica 15 maggio, ovvero il giorno in cui a Milano ci saranno la Stramilano e la partita Milan-Atalanta, ci sarà uno sciopero della polizia locale, notoriamente essenziale per il servizio dell'ordine pubblico in eventi del genere. Proprio per questo, chiaramente, il sindacato Sulpm ha scelto quel giorno: per dimostrare che il lavoro dei 'ghisa' in città è fondamentale.

La decisione è stata ufficializzata con una comunicazione al prefetto Renato Saccone, al sindaco Beppe Sala, alla Commissione di garanzia per il diritto allo sciopero, alla Direzione delle risorse umane e al comandante della polizia locale stessa. Ora c'è il rischio concreto che il 15 maggio il personale della locale - visto che si tratta del sindacato più rappresentativo - non sia sufficiente per coprire gli eventi in questione. 

I motivi dello sciopero della polizia locale di Milano

Il sindacato lamenta il mancato riconoscimento dell'infortunio da Covid-19 da parte dell'amministrazione comunale. Così come pretende la condivisione dei criteri per la mobilità interna al Corpo, con l'emenazione di protocolli operativi e corsi di formazione continua per l'intero personale.

Un altro punto caldo riguarda la reintroduzione delle fasce di anzianità. Il Sulpm pretende anche la richiesta di tutela legale e del ticket elettronico. Così come il sindacato chiede il pagamento, con relativi arretrati, per i 73 operatori a cui, con l'introduzione del nuovo contratto decentrato è stata tolta l'indennità di lavoro esterno.

Nel documento firmato dalla sigla dei lavoratori si chiede anche la fornitura delle uniformi e la dotazione dello spray al capsicum, con le relative ricariche, a tutto il personale della polizia locale. Sempre in tema di sicurezza, il Sulpm chiede la creazione del progetto "notti sicure" e la creazione della figura del sottufficiale. Tra i temi in discussione, c'è la richiesta di cassette per la custodia delle armi  da installare in tutti i comandi e la messa a norma delle strutture che ospitano gli uffici.

Ci sono anche tematiche più strettamente legate al piano assunzioni e alle progressioni di carriera, alla previdenza sociale, così come la costituzione di un tavolo permanente per la valutare la corretta applicazione del contratto aziendale del 2020. 

La decisione dello sciopero è arrivata in particolare dopo l'esito negativo dell'incontro del 28 marzo presso l'ufficio territoriale di Governo della provincia di Milano. Ora le prossime settimane saranno fondamentali per trovare un accordo e salvare la domenica del 15 maggio.

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