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Cronaca

No Expo, 45 indagati archiviati: non facevano parte dei "black block"

Archiviata la loro posizione. Restano indagati cinque greci (non estradati in Italia) e un italiano latitante

Archiviata l'inchiesta per gli scontri durante la manifestazione contro Expo del 1 maggio 2015, che vedeva imputati 45 antagonisti tra cui 14 greci. Tutti gli imputati erano accusati a vario titolo di devastazione e altri reati. La manifestazione fu organizzata in concomitanza con l'inaugurazione dell'esposizione universale.

Corteo No Expo 1 maggio 2015 - Foto Gemme

Gli inquirenti, dopo avere analizzato insieme alla digos circa 600 gigabyte di filmati, erano giunti alla conclusione che quei giovani non avrebbero fatto parte dei "black block" che misero a ferro e a fuoco la zona tra Cadorna e Pagano. Di conseguenza i pm Alberto Nobili e Piero Basilone avevano avanzato la richiesta di archiviazione, accolta dal gip Gennaro Mastrangelo. Restano a processo per devastazione cinque anarchici greci (non estradati in Italia) e un italiano latitante.

Le inchieste sui fatti del 1 maggio 2015 sono state diverse e difficili. Nel mese di giugno 2016, un antagonista di 27 anni è stato assolto dall'accusa di avere colpito un vice questore a Pagano: ricostruendo i verbali si è scoperto che era stato già fermato a Conciliazione (prima, dunque) e non più rilasciato. A settembre 2016 l'accusa di devastazione è stata riconosciuta solo per un imputato (su quattro), ma anche lui è stato poi assolto da quell'accusa in appello, che lo ha condannato solo per resistenza a pubblico ufficiale

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La procura ha indagato a lungo su una "rete" di anarchici milanesi che avrebbero intessuto rapporti con gruppi stranieri della stessa matrice per poi organizzarne l'ospitalità nel capoluogo lombardo e soprattutto gli spostamenti prima della manifestazione. Nei giorni immediatamente precedenti le forze dell'ordine avevano effettuato alcuni "blitz" sgomberando case occupate da anarchici e sequestrando materiale.

La condanna della politica dopo gli scontri è stata unanime. Così come la richiesta di trovare rapidamente i colpevoli e punirli. Il day after ha avuto il sapore surreale di un campo di battaglia da ripulire: decine e decine di cittadini si sono messi al lavoro per aiutare l'Amsa.

Manifestazione «Nessuno tocchi Milano» © Gemme/MilanoToday

Il 3 maggio, poi, il sindaco Giuliano Pisapia ha promosso la manifestazione "Nessuno tocchi Milano", a cui hanno aderito e partecipato 20 mila cittadini di varie estrazioni politiche (e senza alcuna bandiera di partito) nonostante alcune polemiche tra le parti.

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