Scrive insulti contro i ragazzi disabili: identificato
A inchiodarlo le telecamere e alcune testimonianze. Anche se gli accertamenti sono ancora in corso
Identificato l'autore delle ignobili scritte contro i disabili comparse su murale dell'associazione Ragazzi di Robin di Segrate, no profit che si occupa di inclusione sociale. A incastrarlo le immagini registrate dalle telecamere e alcune testimonianze.
Al momento sono ancora in corso gli accertamenti della polizia locale. Ma presto il responsabile del vile gesto dovrebbe essere convocato. Si tratterebbe di un italiano, maggiorenne. "Sono stati due giorni di ansia e stordimento - ha scritto su Facebook Melania Bergamaschi, presidente dell'associazione -. Noi Famiglie Robin non siamo abituate a cose del genere. Non è stato facile e non lo è nemmeno ora che le notizie sono queste".
"Ad essere sinceri il primo sentimento provato è stata la paura - ha continuato Bergamaschi -. Paura perché i nostri ragazzi sono talmente ingenui da essere vulnerabili ed incapaci di discernere e di riconoscere il male. Abbiamo tuttavia compreso di avere intorno una comunità solida sia a Segrate che in ogni paese che sia stato raggiunto da questa brutta notizia. Sentiamo, insieme alla vostra vicinanza anche un grande senso di protezione, questo ci dà la forza per dirvi che nessuno ci fermerà e che siamo più carichi di prima".
L'accaduto
Nella notte tra il 12 e il 13 novembre insulti, svastiche e bestemmie erano comparse sul muro riqualificato qualche mese fa dai Ragazzi di Robin, un'associazione no profit di famiglie e ragazzi disabili di Segrate che si occupa sia del tempo libero sia di formazione e progetti di inclusione sociale. Subito il sindaco della cittadina, Paolo Micheli, aveva promesso una rapida identificazione del responsabile, visto che la zona è coperta da telecamere di sorveglianza. L'associazione, poi, aveva commentato l'accaduto così sui social: "Noi siamo handicappati di merda (una delle scritte, ndr), ma almeno siamo felici, in un modo che tu non saprai mai quanto. Piuttosto della tua rabbia e del tuo odio represso, preferiamo la nostra gioia di stare al mondo così come siamo".