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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Segrate

Segrate, il gioco di due 15enni per vantarsi sui social: balli sull'altare e bici buttata dal ponte

I ragazzini sono già stati identificati dai carabinieri e saranno denunciati. L'accaduto

Hanno pensato bene di saltare e ballare sull'altare della chiesa. Poi, non contenti, hanno buttato una bicicletta sul ponte, senza pensare ai danni che avrebbero potuto causare. Il tutto, con ogni probabilità, per pubblicare delle "belle" stories sui loro profili Instagram, che alla fine li hanno incastrati. 

Due 15enni di Segrate, entrambi di buona famiglia, sono stati identificati dai carabinieri - e quasi sicuramente saranno denunciati - dopo due bravate commesse nei giorni scorsi nel paese del Milanese. 

A spiegarlo è il sindaco Paolo Micheli, che racconta: "In queste ore stanno girando sui social network e sui gruppi WhatsApp cittadini i video di due ragazzini che ballano sull'altare della chiesa di San Felice e che lanciano una bicicletta dal cavalcavia del ponte degli specchietti", anche se probabilmente questo blitz è avvenuto in precedenza, perché uno dei due giovani indossa un giubotto.

"Quest'ultimo episodio in particolare è gravissimo perché avrebbe potuto ferire qualcuno - evidenzia il sindaco -. Sto seguendo da vicino questi fatti: i due ragazzini sono già stati identificati dai carabinieri che convocheranno i genitori e prenderanno gli opportuni provvedimenti. Trattandosi di minorenni il caso va trattato con molta attenzione nel pieno rispetto della privacy e della giovane età dei protagonisti".

"Resta però - sottolinea il primo cittadino - la gravità di questi comportamenti che seguono episodi inaccettabili di bullismo e vandalismo che hanno coinvolto anche edifici pubblici e quindi denaro di tutti noi per riparare i danni. Al fine di prevenire e individuare i protagonisti di queste azioni, stiamo installando diverse nuove telecamere di videosorveglianza a tutela degli edifici pubblici, ma la sola repressione non è una risposta adeguata".

"Come Amministrazione in questi anni abbiamo promosso nelle scuole, nelle parrocchie e nei principali centri d'aggregazione cittadini diversi momenti di educazione civica e di sensibilizzazione contro il fenomeno del bullismo per giovani e famiglie. Non basta? Faremo di più. Poi - ha concluso Micheli - ci siamo noi genitori che abbiamo la responsabilità maggiore della loro crescita e formazione: dedichiamogli più tempo e attenzioni, loro non lo chiederanno direttamente, ma ne hanno un grande bisogno".

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