Segrate, assolto l'ex sindaco: nessun abuso coi semafori T-Red
La sentenza lascia pensare che i semafori spesso contestati fossero regolari. Condannati invece (ma per turbativa d'asta) due imprenditori
I famosi "T-Red", semafori installati su tre incroci della provincia di Milano spesso sotto accusa per la velocità con cui passano dal giallo al rosso, senza lasciare scampo agli automobilisti regolarmente fotografati e multati, sono stati sostanzialmente "assolti". Si è infatti concluso il processo a carico di varie persone che dovevano rispondere chi di turbativa d'asta chi di abuso d'ufficio e associazione a delinquere.
I condannati sono due imprenditori per la turbativa d'asta: uno di loro deve scontare 4 anni, l'altro un anno di carcere. Sono stati invece assolti gli imputati per gli altri reati, tra cui l'ex sindaco di Segrate Adriano Alessandrini e il comandante della polizia locale Lorenzo Giona.
L'inchiesta era stata avviata nel 2007 dopo l'esposto di decine di automobilisti. L'accusa era quella di guadagnare almeno il 25% su ogni multa da parte dell'azienda e, per il sindaco di Segrate, che i semafori lungo la Cassanese fossero stati modificati per accorciare le distanze tra il giallo e il rosso per fare cassa.