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Cronaca

Trucidò l'amica con 160 coltellate: ospedale psichiatrico, niente carcere

Furiosa la madre della vittima, presente fuori dall'aula del tribunale, che ha commentato: "Non sono d'accordo perché 10 anni sono sicuramente pochi, lei è pericolosa"

Monica Montagna è stata assolta poiché non imputabile. Si è conclusa così martedì 1 ottobre, in tribunale a Piacenza, il primo grado della vicenda giudiziaria della giovane ragazza milanese che nel pomeriggio del 24 luglio del 2012 trucidò a coltellate l'amica Annalisa Lombardi in un appartamento a Ferriere.

Il giudice Gianandrea Bussi ha applicato l'articolo 530 comma 1 del codice di Procedura Penale alla luce delle perizie psichiatriche che sono state effettuate su Monica, per la quale è stata però disposta una misura di sicurezza: il ricovero di 10 anni in un ospedale psichiatrico giudiziario dato che è stata comunque riconosciuta pericolosa socialmente. 

Furiosa la madre della vittima, presente fuori dall'aula del tribunale, che ha commentato: «Non sono d'accordo perché 10 anni sono sicuramente pochi, lei è pericolosa. Monica è una persona improntata a pensare al suo futuro e ripiegata su se stessa, che non pensa a quello che ha commesso. Questo è un sintomo grave: non è una persona normale. La pena è troppo bassa, non sono d'accordo. Non è stata fatta giustizia e la pena non è adeguata».

Omicidio a Ferriere (Pc): muore milanese © Bisaglia/MilanoToday.it

L'omicidio era maturato dopo una violenta lite nella sala da pranzo tra le due amiche milanesi per motivi personali, e Monica aveva infierito con 160 fendenti, inferti con un coltello da cucina, sul corpo della giovane amica. Monica Montagna, dopo le perizie psichiatriche di questi mesi, è stata anche ritenuta pericolosa socialmente, e quindi rimane ancora ricoverata in una struttura ospedaliera giudiziaria.

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