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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'imprenditore milanese e il maxi sequestro di armi clandestine

Nei guai un 60enne, titolare di un'azienda che produce armi a Treviso

Armi trasportate e vendute clandestinamente. Pistole custodite in maniera irregolare. La questura di Treviso, si legge in una nota, ha sequestrato "un considerevole quantitativo di armi da sparo di varia tipologia e calibro, nonché di parti essenziali di arma munite di contrassegni identificativi e destinate al commercio, presso una nota azienda produttrice e distributrice di armi da fuoco situata nel territorio della provincia di Treviso ed operante sia sul territorio nazionale che in altri importanti Paesi esteri".   

A capo della società c'è un "noto imprenditore milanese di circa 60 anni", che aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. A seguito delle perquisizioni effettuate dai poliziotti nel capannone e in alcune province lombarde, mettono nero su bianco gli investigatori, sono scattati i sigilli per "alcune centinaia di parti essenziali di armi, pronte per essere assemblate ed immesse sul mercato nazionale ed europeo".

I reati ipotizzati vanno dalla "gestione e messa in commercio di armi clandestine", alla "omessa custodia di armi" passando per l'irregolarità della tenuta dei registri di pubblica sicurezza e il "trasporto abusivo di armi e parti di esse senza il previsto avviso all’autorità di pubblica sicurezza". L'imprenditore milanese è stato quindi denunciato e la fabbrica è stata chiusa immediatamente, con il ritiro delle licenze. 
 

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