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Cronaca Legnano

Frode al fisco, maxi sequestro da 34 mln: indagati 'imprenditori' di Milano

23 gli indagati dalla guardia di finanza di Busto Arsizio (Va)

34 milioni di euro sequestrati e 23 persone indagate. Sono questi i numeri dell'operazione della guardia di finanza di Busto Arsizio, al termine di un'indagine coordinata dalla locale Procura, su una maxi frode fiscale che coinvolgerebbe una trentina di società lombarde e piemontesi, la maggior parte con sede nel Milanese, oltre alla Mabs di Castellanza (Va).

Secondo quanto messo in luce dagli inquirenti, le aziende avrebbero eseguito operazioni fittizie a beneficio di altre società usate come 'cartiere' per ripulire il contante. Più nel dettaglio, gli indagati, avrebbero emesso fatture false per giustificare bonifici bancari ricevuti dai propri 'clienti', ai quali veniva restituito il denaro in contanti. Ad essere trattenuta in ogni operazione, inoltre, sarebbe stata una provvigione per il 'servizio' offerto, che si aggirava tra il 5 e l'8%.

Nel complesso, sono 23 gli indagati, tra i quali imprenditori, prestanome e una 'faccendiera' svizzera, tutti residenti tra Milano, Monza, Bologna, Bergamo, Brescia, Venezia e Parma. Numerosi sarebbero stati i prestanome messi formalmente a capo delle società coinvolte nella truffa, grazie alla quale le società avrebbero evitato di pagare le tasse deducendo costi e, in molti casi, detraendo Iva a credito, grazie a fatture false.

Tra il 2017 e il 2021 le aziende indagate avrebbero beneficiato complessivamente di 30 milioni di euro di fatture per operazioni inesistenti oltre all’Iva, indebitamente detratta per 4 milioni di euro. Uno dei tre principali indagati, che hanno patteggiato, risiede a Cernusco sul Naviglio (hiterland nord est di Milano); mentre gli altri due sono di  Cernusco sul Naviglio, Cantù (Co) e Trecate (No).

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