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Cronaca

Guai per la famiglia del Narcos di Milano: sequestrati due box e un appartamento alla sorella

L'appartamento è stato sequestrato al termine di una indagine della polizia. I dettagli

Ancora guai per la famiglia di Massimiliano C., il narcos 47enne finito al centro dell'operazione Flashback della questura e che nascondeva 17 milioni di euro dietro a un muro del suo appartamento. In seguito alle nuove indagini patrimoniali, svolte dalla divisione anticrimine dai poliziotti di Milano e Bisceglie, è stato eseguito un sequestro antimafia: sono state sequestrati un appartamento e un box di Bisceglie (Provincia di Barletta-Andria-Trani) e un box auto a Milano, tutti intestati alla sorella del 47enne.

Negli scorsi mesi i detective avevano acceso le luci sui componenti della famiglia del Narcos, persone che sarebbero state "pienamente consapevoli e coinvolte nelle sue attività delittuose", si legge in una nota diramata dalla questura. E gli investigatori si sono accorti che la sorella del 47enne aveva effettuato alcune compravendite immobiliari contraendo dei mutui che sarebbero stati pagati con sospette iniezioni di liquidità in contanti – dai 3mila ai 5mila Euro – sul suo conto corrente, "somme del tutto ingiustificabili se raffrontate ai suoi normalissimi redditi di cassiera in un supermercato", precisa la nota.

Il Tribunale ha disposto il sequestro dei beni il cui valore ammonta (complessivamente) a quasi 500mila euro. Nei prossimi mesi spetterà ai destinatari del provvedimento dimostrare che l'appartamento e i due box sono stati acquisiti con risorse economiche lecite e dichiarate al fisco. In caso contrario il sequestro si tramuterà in confisca e i beni potranno essere reimpiegati in finalità sociali nell'interesse della collettività.

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