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Cronaca

Coronavirus, mascherine dalla Turchia non conformi: maxi sequestro della finanza

I dispositivi sarebbero giunti a Trieste dalla Turchia, ma "destinati" a un fornitore milanese

I militari della Compagnia di Trieste della Guardia di Finanza e gli uomini dell'Agenzia delle Dogane della stessa città hanno sequestrato 480 mila mascherine anti-Covid perché non conformi alle norme di sicurezza. Il sequestro è avvenuto nell'ambito di una inchiesta aperta dalla Procura di Trieste su una fornitura turca.

Lo rende noto il giornale radio della Rai Tgr Fvg precisando che i dispositivi erano destinati alla Polizia di Stato e a personale sanitario e che il sequestro è avvenuto nel Porto di Trieste. Anche se i dispositivi sarebbero giunti a Trieste dalla Turchia, ma "destinati" a un fornitore milanese, che si sarebbe dichiarato parte lesa nella vicenda.

Il materiale sarebbe stato poi distribuito, tra l'altro, a realtà sanitarie piemontesi, probabilmente di Torino. E proprio in Piemonte sarebbero avvenuti altri sequestri analoghi di recente. Secondo quanto si è appreso, l'inchiesta è cominciata mesi fa e anche il sequestro è avvenuto tempo fa ma la notizia si è diffusa soltanto oggi. Non si tratterebbe del primo sequestro di dispositivi anti-covid non conformi nello scalo giuliano, in particolare di mascherine, anzi, nel tempo sarebbero più di un milione i dpi posti sotto sequestro.

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