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La decisione

I soldi di Genovese non saranno sequestrati: "Sono in un trust, nessuno può toccarli"

La decisione del gup di Milano: respinta la richiesta di sequestro conservativo dei legali di una delle vittime di violenza sessuale

Il trust in cui è confluito il patrimonio dell'imprenditore Alberto Genovese, approvato dalla procura di Milano, serviva proprio anche per risarcire le vittime. Per questo motivo il gup di Milano Chiara Valori, venerdì, ha respinto la richiesta di un sequestro conservativo di un milione e mezzo di euro da quel trust, avanzata dal legale di una delle due vittime di violenza sessuale, in particolare la 18enne di cui Genovese abusò a ottobre 2020 nell'attico di Terrazza Sentimento in piazza di Santa Maria Beltrade.

Il trust è stato creato facendovi confluire il patrimonio di Genovese, tra cui 200 milioni di euro provento della cessione di quote di Prima Assicurazioni. E' gestito da persone esterne all'imprenditore, attualmente ai domiciliari in una comunità di disintossicazione. Secondo il gup, la modalità di conservazione del patrimonio è finalizzata anche a risarcire le due vittime accertate, costituitesi parte civile nel procedimento penale a carico dell'uomo, e quindi non è necessario sequestrare preventivamente una parte del patrimonio.

Attico in vendita

Di recente si è saputo che Genovese ha messo in vendita anche l'attico teatro delle feste e della violenza sessuale alla 18enne, proponendosi di dare "un taglio netto" con il passato e, una volta che sarà tutto finito, di ritirarsi a vivere altrove. In precedenza l'imprenditore aveva offerto 155 mila euro di risarcimento alle due vittime (di cui 130 mila alla ragazza che lo fece arrestare e 25 mila alla vittima di Ibiza), ma entrambe avevano rifiutato.

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