"Lana vergine", ma era acrilico: sequestrati 25mila vestiti, falsari traditi dal prezzo basso
I capi di abbigliamento erano prodotti a Prato e distribuiti da una ditta milanese
Le etichette parlavano di pura lana vergine, ma della calda e pregiata fibra non c’era traccia perché i tessuti erano composti interamente da poliestere e poliammide. La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato nei giorni scorsi oltre 25mila capi d’abbigliamento confezionati con filato acrilico e falsamente etichettati come filati di pregio.
I baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego di Torino, insospettiti dai prezzi troppo convenienti di alcuni capi di abbigliamento di pregio in vendita in un negozio del capoluogo piemontese e distribuiti da alcuni grossisti di Lacchiarella, nel Milanese, hanno avviato le indagini, supportate dalle analisi scientifiche effettuate da un laboratorio chimico specializzato nel settore tessile. Gli esiti degli esami - spiegano dalla Gdf in una nota - hanno confermato i sospetti dei finanzieri svelando la reale composizione dei tessuti.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Aghemo, hanno portato i finanzieri fino a Prato, dove sono stati individuati gli importatori della falsa merce e dove gli inquirenti hanno perquisito opifici e depositi in cui venivano occultati i falsi capi di abbigliamento.
Sotto sequestro sono finiti maglioni, sciarpe e berretti, 200mila etichette e imballi già pronti per essere immessi sul mercato illegale. Un “fiume di falsa lana” per una frode che si aggirava intorno ai 5 milioni di euro. Le macchine per cucire, le etichettatrici, le imbustatrici e le stiratrici erano in funzione a pieno regime per il confezionamento e ora è stato posto tutto sotto sequestro per il reato di frode in commercio.
Due imprenditori di origine cinese - si legge ancora nella nota dei finanzieri - sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per reati contro l’industria e il commercio. Tutta la merce sequestrata sarà donata ad enti caritatevoli per poi essere consegnata a persona bisognose.