rotate-mobile
Cronaca Vittuone

Il truffatore che faceva la bella vita nella mega villa (senza lavoro né redditi)

La polizia ha sequestrato 2 milioni di euro a un 37enne truffatore seriale

Il primo guaio in Italia lo aveva fatto nel 2004, quasi venti anni fa. L'ultimo l'anno scorso, quando aveva falsificato un autocertificazione durante un controllo anti covid. In mezzo - a parlare per lui è il suo "curriculum" - una serie di denunce, arresti e condanne. Ma, soprattutto, una vita vissuta quasi da nababbo nonostante delle dichiarazioni dei redditi quasi vicine allo zero. La polizia di Stato ha sequestrato beni per oltre due milioni di euro a un cittadino albanese di 37 anni, descritto dagli investigatori come un truffatore seriale. 

I sigilli sono scattati per una mega villa di Vittuone - tre piani, tredici vani - per un capannone industriale, un terreno agricolo e una Ducati. A incastrare il 37enne è stata la divisione anticrimine, guidata dalla dirigente Anna Laruccia, che ha indagato a lungo su di lui e sulla sua compagna, una 35enne croata, anche lei con precedenti, che è la formale intestatario dell'appartamento. 

Ricostruendo il suo profilo, i poliziotti hanno verificato che tra il 2004 e il 2010 l'uomo era stato denunciato e arrestato più volte per guida senza patente, perché trovato in possesso di banconote false, per appropriazione indebita e riciclaggio, attraverso una società di compravendita di auto. Nel 2011, il "cambio di passo", con il 37enne - disoccupato - che si è specializzato nelle truffe "rip deal", di solito messe a segno proponendo alla vittima un cambio di valuta, in teoria vantaggioso, salvo poi consegnare soltanto soldi falsi e carta straccia. Nel giro di pochi mesi, stando a quanto verificato dagli investigatori, il truffatore avrebbe cercato di raggirare prima un manager svizzero e poi un imprenditore di Alessandria con "colpi" da centinaia di migliaia di euro. 

Proprio con una vita vissuta sempre al limite della legalità - secondo le indagini -, l'uomo sarebbe riuscito a mettere insieme quello che dalla Questura definiscono "un ingente patrimonio del tutto sproporzionato con i redditi dichiarati". Raccolti tutti gli indizi sul 37enne, il Questore ha poi richiesto il sequestro preventivo, concesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Milano. 

Il truffatore adesso dovrà dimostrare che la provenienza del suo tesoro da due milioni di euro è lecita. In caso contrario, la villa, la moto e il resto saranno confiscati. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il truffatore che faceva la bella vita nella mega villa (senza lavoro né redditi)

MilanoToday è in caricamento