Tremila e trecento volontari impegnati nel servizio civile in Lombardia. Un "esercito" che fa bene a tutti: ai ragazzi e alle ragazze, innanzitutto, per un'esperienza di vita che fa loro acquisire competenze utili in futuro. E alla comunità, perché le loro attività sono importanti in molti settori: dalla prevenzione dell'inquinamento (aria e acque) alla tutela dei parchi e delle oasi, dall'assistenza sociale all'inclusione per immigrati e profughi, dalla promozione culturale alla prtezione civile.

La regione ha sostenuto questo servizio con stanziamenti di 11 milioni nel 2014 e 3,7 milioni nel 2015. Giulio Gallera, assessore regionale all'inclusione sociale, incontrando l'8 marzo i giovani volontari del servizio civile nazionale, ha annunciato un nuovo bando per settembre 2016, con 265 progetti già presentati e 1.786 richieste di volontari. «Siamo in attesa - ha detto Gallera - che la presidenza del consiglio dei ministri ci comunichi le risorse assegnate».

Accanto al servizio nazionale, la Lombardia ha attivato anche la "leva civica regionale", autofinanziata dagli enti attuatori, pensata per i giovani dai 18 ai 28 anni (non compiuti), che possono svolgere un'esperienza di cittadinanza attiva nel servizio sociale, nella valorizzazione del patrimonio, nell'organizzazione di attività educative, culturali, sportive, di economia solidale e di protezione civile. In questo caso i progetti possono avere durata inferiore all'anno.

Infine, Garanzia Giovani: che ha per target giovani disoccupati con bassa scolarizzazione, a cui offrire la possibilità di svolgere attività di servizio civile con competenze quali il lavoro in team, il problem solving e altro, per aumentare l'autostima e facilitare l'ingresso nel mercato del lavoro. Sono 111 i progetti avviati con Garanzia Giovani, per un totale di 1.025 volontari.