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Cronaca San Siro / Via Pier Alessandro Paravia, 75

Malata di cancro con figlio minore, sarà sfrattata

Il Sicet (inquilini Cisl) fa le barricate: "Saremo davanti al palazzo e cercheremo di rimandare il provvedimento"

Invalida per i postumi di un cancro e con un figlio minorenne, sta per essere sfrattata per morosità. L'appuntamento con l'ufficiale giudiziario e la forza pubblica è previsto per martedì 3 dicembre alle 8 di mattina, ma il Sicet, sindacato degli inquilini della Cisl, che riferisce la notizia, terrà un presidio davanti al palazzo per cercare di far rinviare l'esecuzione dello sfratto.

La donna abita in via Paravia 75, a San Siro, insieme al figlio. Dopo la malattia, non ha più potuto lavorare e quindi, a un certo punto, non ce l'ha fatta a pagare l'affitto. E' da tempo in graduatoria per ottenere una casa popolare e ha già presentato al comune di Milano una richiesta di assegnazione di alloggio in emergenza. Peccato che questa richiesta sia stata avanzata a luglio ma non sia stata ancora esaminata dalla apposita commissione assegnazione alloggi.

"La proprietà, titolare di numerosi alloggi tra cui diversi sfitti, ha negato il rinvio dello sfratto richiesto, pur conoscendo le condizioni della famiglia e sapendo che si è mossa tempestivamente per tentare di avere l'assegnazione di un alloggio popolare", denuncia il Sicet. Il sindacato ricorda poi che sono pendenti a Milano oltre 10mila richieste di esecuzione di sfratto con forza pubblica, la maggior parte per morosità incolpevole. E sono circa 200 le famiglie che hanno in mano un provvedimento di assegnazione, dopo lo sfratto già eseguito, ma non hanno ancora ricevuto una concreta offerta di alloggio.

Il comune tuttavia ha replicato al sindacato spiegando che la domanda "era già stata esaminata e accolta nei giorni scorsi": la pratica ora sarebbe quindi sul tavolo di Aler per trovare un alloggio e firmare il contratto. "L'auspicio - si legge in una nota del comune - è che martedì 3 l'ufficiale giudiziario conceda un rinvio dell'esecuzione, una soluzione di buonsenso che consentirebbe agli uffici di completare l'iter di abbbinamento".

Sempre secondo il chiarimento del comune, la domanda è stata accolta per graduatoria e non quindi in emergenza.

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