Case occupate, "Perché la polizia si rifiuta di intervenire?"
La consigliera comunale del Pd Rosaria Iardino interviene a Palazzo Marino sulle case occupate che non si riesce a sgomberare. Spesso c'è dietro il racket degli alloggi
Le occupazioni di case popolari arrivano in consiglio comunale. Ne ha parlato Rosaria Iardino (Pd) all'inizio della seduta di lunedì 7 luglio, per riferire che in vari casi la questura si rifiuterebbe di intervenire per sgomberare immediatamente, a seguito di occupazione.
La Iardino si è riferita sia a casi verificatisi il 20 giugno, sia alle occupazioni nel quartiere San Siro del weekend del 5 e 6 luglio. "Il comune e in parte l'Aler - ha dichiarato l'esponente del Pd - hanno fatto il loro dovere con la presenza degli assistenti sociali e degli ispettori. Lo sforzo è però vanificato se poi la questura non fa la sua parte".
"Non so più cosa rispondere ai comitati, come quello di Quartiere San Siro, che mi riferiscono casi come questi", ha concluso la consigliera.
Pronta la risposta di Daniela Benelli, assessore alla casa: "La polizia - ha replicato - ha stabilito di non intervenire, in casi come presenza di minori, disabili o donne incinte, se il medico non lo consente e se viene richiesta una azione di forza fisica. E' un nuovo modo di operare della polizia di stato che, alla fine, fa sì che circa il 50% degli interventi non vada a buon fine e, per questo, ne parleremo presto con la questura".