rotate-mobile
Cronaca Duomo / Via Festa del Perdono

Statale, il rettore: "Barricate in Ateneo, giusto chiamare la polizia"

Gianluca Vago scrive a tutta l'università (docenti, personale e studenti) per spiegare le sue ragioni e le tappe della vicenda dell'ex Cuem

All'indomani degli scontri in Statale, in seguito all'occupazione dell'ex libreria Cuem e del suo sgombero, il rettore Gianluca Vago prende carta e penna e scrive a tutta l'università: si rivolge ai docenti, al personale e agli studenti per dire la sua versione sui fatti avvenuti lunedì 6 maggio e in generale sull'evoluzione del "nodo ex Cuem" in questo periodo. A Vago è stata contestata in particolare la scelta di far entrare la polizia in università.

Lui si difende e parla dell'occupazione del locale come di una "specie di centro sociale", con persone "di varia estrazione, anche non universitari", che hanno svolto attività "lontane dall'ipotesi culturale per la quale la cuem aveva ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Ateneo". In altre parole: gente anche esterna veniva all'ex Cuem dove la vendita di libri ("comunque illegale") era solo una piccola parte delle attività, rispetto a "raduni, ristorazione, festini, concerti, ecc.".

Il rettore ripercorre poi le tappe della vicenda: dapprima "ripetuti tentativi" per indurre gli occupanti a tornare nella legalità. Poi, rispettando anche una delibera "sostenuta dalle rappresentanze studentesche", l'apertura di un bando d'assegnazione dello spazio a una associazione studentesca. Al bando hanno risposto due soggetti, ma non gli occupanti.

E infine una "tre giorni di festeggiamenti, completamente fuori da ogni possibilità di controllo, per celebrare l'anniversario dell'occupazione e la nascita di una 'Università clandestina'": il culmine, secondo Vago.

Di qui lo sgombero di sabato 4 maggio, "senza l'intervento delle forze dell'ordine". Poi, alla riapertura del 6, i "gravi atti di intimidazione" da parte degli ormai ex occupanti della Cuem, con tanto di "barricata" durante il pomeriggio. "Essendo venute meno le condizioni di sicurezza - scrive Vago - mi sono visto costretto a richiedere al questore di Milano l’intervento delle forze dell’ordine per il ripristino della legalità nell’ambito dell’Ateneo. Mi assumo l’intera responsabilità di una scelta difficile, presa a salvaguardia dei diritti degli studenti e dell’intera comunità universitaria, oltre che a tutela della dignità dell’Istituzione pubblica".

Nel frattempo, mentre è stata diffusa la lettera, gli occupanti discutono in assemblea sul da farsi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Statale, il rettore: "Barricate in Ateneo, giusto chiamare la polizia"

MilanoToday è in caricamento