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La decisione

Simba La Rue resta in carcere, ma (forse) per poco

Il trapper deve sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico alla gamba dopo l'accoltellamento, forse per "vendetta". Il gip non crede alla sua versione del finto rapimento concordato col rivale Baby Touché

Il trapper Simba La Rue resta in carcere insieme ai tre presunti complici del sequestro di persona ai danni del 'rivale' Baby Touchè. Lo ha deciso il gip di Milano Guido Salvini, secondo cui non appare credibile la versione difensiva di quanto accaduto in via Boifava, nel capoluogo lombardo, il 9 giugno. Simba La Rue si era difeso dall'accusa di avere rapito il rivale affermando che si fosse trattato di un rapimento finto, concordato con Baby Touchè per ottenere (entrambi) la massima visibilità sui social network.

Il manager di Simba La Rue, il 20enne Chakib Mounir detto Malippa, lascia invece il carcere e andrà agli arresti domiciliari. Il gip Salvini ha ritenuto di dare credito, dunque, alle risultanze delle indagini e alle testimonianze di chi ha assistito al fatto, e ha scritto che la ricostruzione investigativa "esclude che" Baby Touché "abbia potuto agire e muoversi libero nella volontà": in altre parole, secondo le indagini si sarebbe trattato di un vero rapimento.

Nuova operazione alla gamba

Non è detto, comunque, che Simba La Rue resti ancora a lungo in carcere. Lo stesso gip Salvini ha invatti disposto una perizia medica urgente per stabilire la compatibilità dello stato di salute del trapper con la reclusione: Simba La Rue, il 15 giugno, è stato accoltellato alla gamba destra e ha bisogno di un nuovo intervento chirurgico.

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