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Cronaca

Minacce col kubotan e fiori con proiettili: a Milano 41 sorvegliati speciali

Sono le misure applicate dalla polizia di Stato tra il 2017 e il 2020 per prevenire altri femminicidi

Sono 41 i soggetti considerati pericolosi socialmente e classificati come sorvegliati speciali dalla questura di Milano tra dicembre 2017 e settembre 2020 in quanto autori di persecuzioni o maltrattamenti in famiglia. L'obiettivo di questa misura è prevenire altri femminicidi.

Chi sono i sorvegliati speciali

La divisione anticrimine ha analizzato numerosi casi di atti persecutori o violenza domestica, selezionando quelli più pericolosi e cogliendo i segnali di un concreto rischio per l'incolumità delle vittime.

Si va dalle minacce con il kubotan a chi ha lasciato proiettili legati ad una mimosa sul parabrezza della ex-compagna il giorno della festa della donna. E ancora chi ha minacciato di compiere aggressioni con l'acido o di finire in televisione nelle più note trasmissioni che trattano di cronaca nera e violenza di genere.

"Assieme alla gravità dei singoli fatti - si legge in una nota della questura - viene valutata la personalità complessiva del potenziale sorvegliato speciale, i suoi precedenti penali, la sua attitudine alla violenza e la familiarità con le armi, la tossicodipendenza e/o l'alcolismo, nonché l'inefficacia delle altre misure meno afflittive nel frattempo adottate dall'Autorità Giudiziaria o da quella di Pubblica sicurezza".

Prevenzione dei femminicidi

"Negli ultimi anni - sottolinea la questura di Milano sull'onda delle riforme legislative tra cui da ultima la Legge sul 'Codice Rosso', le misure di prevenzione, una volta strumento di emarginazione sociale dei delinquenti, sono diventate un irrinunciabile baluardo per la prevenzione dei femminicidi e della violenza di genere, permettendo il recupero sociale dei violenti".

Ad essere poste sotto sorveglianza speciale, infatti, possono essere persone indiziate di atti persecutori o maltrattamenti in famiglia, anche incensurate, e prima ancora che per i fatti in questione sia intervenuta una condanna penale. Si parla, ad esempio, di ex compagni che non accettano la fine di una relazione sentimentale che hanno minacciato - a volte in forma gravissima - l'ex partner.

La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza viene disposta assieme a misure come il divieto di avvicinarsi a meno di un chilometro dalle vittime l'obbligo di cambiare strada in caso di incontro accidentale, il divieto assoluto di contattarle con qualunque mezzo. La violazione della misura per i sorvegliati speciali, in alcuni casi, può portare anche all'arresto in flagranza.

Il risultato dell'applicazione della misura da parte del questore è promettente. Dei 41 sorvegliati speciali nell'ultimo triennio, soltanto uno ha violato le prescrizioni relative alla misura di prevenzione, con una percentuale di efficacia preventiva del 97,56%. Di pari passo con l'aspetto 'repressivo' va quello rieducativo: i soggetti vengono invitati a a frequentare un percorso di recupero psicologico volto a fargli comprendere il disvalore sociale della violenza in ogni forma di relazione interpersonale.

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