Guerra alle sale giochi, il comune ne blocca due
In corso Garibaldi e in via Bugatti: non avevano dimostrato la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili
La battaglia del comune di Milano contro le sale giochi ha mietuto altre due vittime: una in pieno centro (corso Garibaldi 49), l'altra nella periferia sud (via Bugatti 9). Il settore urbanistica ha fatto sospendere i lavori perché non è stato dimostrato il rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi cosiddetti sensibili.
"Chiediamo al governo di rendere vincolante il parere dei comuni", commenta Lucia De Cesaris, vicesindaco e assessore all'edilizia privata: "Alla regione, invece, chiediamo di modificare la normativa per renderla più efficace, cambiando la modalità di autorizzazione degli interventi e introducendo l'obbligo del permesso di costruire al posto della comunicazione unilaterale".
In corso Garibaldi la proprietà stava per aprire due aree (una per fumatori e una per non fumatori) con apparecchiature di "video lottery". In via Bugatti, nella comunicazione di inizio attività mancava l'indicazione del tipo di attività commerciale ma i tecnici del settore urbanistica hanno valutato che si trattava di una attività aperta al pubblico.