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Cronaca

Sospesa licenza ad otto bar e locali a Milano: «Ritrovi di pregiudicati e di spaccio»

In base al testo di pubblica sicurezza, il questore può sospendere la licenza ai locali pubblici. Ecco l'elenco di marzo 2017 e i motivi

C'è il bar in cui si ritrovano abitualmente pregiudicati; quello nei dintorni del quale si spacciano sostanze stupefacenti; quello in cui sono avvenuti fatti di sangue per colpa di clienti; e poi ci sono quelli contro cui i residenti si sono esposti per lamentare episodi di disturbo di vario genere.

Sono queste le ipotesi in base a cui si può sospendere la licenza ai bar e ai locali pubblici, in base all'articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps). Il procedimento (che nel mese di marzo, nel Milanese, ha portato alla sospensione per otto bar) è comunque piuttosto lungo e complesso. Lo spiega Ottavio Aragona, dirigente della polizia amministrativa e sociale alla questura di Milano. Non basta un semplice controllo, ma ne occorrono numerosi e sufficientemente dilatati nel tempo, per verificare la sistematicità, ad esempio, della frequentazione di malavitosi. 

Polizia chiude otto locali a Milano

Qualunque forza di polizia può proporre, poi, il provvedimento al questore, che - in quanto autorità di pubblica sicurezza - assume la decisione di sospendere la licenza con un decreto. La questura, poi, può proporre alla prefettura (che a sua volta propone al sindaco) un provvedimento più grave, la revoca definitiva della licenza. Questo avviene, però, solo dopo diverse sospensioni ripetute nel tempo. 

E vediamo gli otto bar a cui è stata revocata la licenza nel mese di marzo del 2017. Il primo è il Lions Bar di Buccinasco, in via dei Mille 10. Il provvedimento è del 2 marzo ed è durato sette giorni, su proposta dei carabinieri della stazione locale. Motivo, l'abituale presenza di pregiudicati tra gli avventori. Si tratta di un bar già altre volte sanzionato con la sospensione della licenza. Il secondo è il Bar Come Stai, in via Fratelli Antona Traversi 20, su proposta del commissariato Quarto Oggiaro: la licenza è stata sospesa il 4 marzo per sette giorni a causa della presenza continuata di soggetti giudicati pericolosi. Il terzo è il Bar Stella di via Montegani 64, su proposta del commissariato Scalo Romana: la licenza gli è stata sospesa il 6 marzo per sette giorni a causa dello spaccio di stupefacenti nelle immediate vicinanze. Nell'elenco, poi, il Lucas Bar di via Placido Riccardi 19. Licenza sospesa per sette giorni il 14 marzo, in seguito all'intervento della squadra mobile per contrastare lo spaccio di droga, che ha riguardato diverse persone che frequentano il bar. Ancora, a Sesto San Giovanni, il Queen Pub di via Granelli 55. Qui non si tratta di un bar ma di un pub discoteca. A proporre il provvedimento (notificato il 15 marzo per sette giorni) il commissariato di Sesto, dopo episodi di risse tra cittadini romeni sia all'interno sia all'esterno del locale, a gennaio 2017.

Ben tre i locali in zona San Siro. C'è il Bar Ouzoud Narghilè di via Zamagna (proposta del commissariato Bonola), la cui licenza è stata sospesa il 14 marzo per quindici giorni in seguito ad un accoltellamento, in orario diurno, da parte di due clienti contro un terzo, nel mese di febbraio. Al bar la licenza era già stata sospesa a dicembre 2016. Poi il Bar Max, in via Morgantini 14, con provvedimento del 14 marzo per sette giorni, dopo che numerosi controlli avevano evidenziato la costante presenza di persone pregiudicate, con anche esposti dei residenti che si lamentavano per questo. E il Bar Torrefazione di via Dolci 16 (angolo via Ricciarelli), con licenza sospesa il 7 marzo per sette giorni su proposta dei carabinieri di Porta Magenta. In questo caso, ancora una volta, abituali frequentazioni di persone con precedenti di polizia e anche esposti dei cittadini che segnalavano - in diverse occasioni - persone alterate a causa dell'abuso di alcol. 

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