Marijuana, cocaina e un "telefono aziendale" per i pusher: arrestati quattro spacciatori
In manette sono finiti due gambiani, un nigeriano e un tunisino, tutti fermati dalle Volanti
Mentre i poliziotti lo identificavano in Questura, il suo telefono continuava a squillare. A cercarlo, su quello che era una sorta di "cellulare aziendale", era un suo amico, o meglio un collega, per cui alla fine sono scattate le manette.
Due uomini - un gambiano di venticinque anni regolare in Italia e un connazionale di ventuno anni, irregolare - sono stati arrestati lunedì pomeriggio dagli agenti delle Volanti della Questura di Milano con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il primo a essere bloccato è stato il più grande, che è stato fermato in via dei Transiti alle 15.40: addosso i poliziotti gli hanno trovato 31 grammi di marijuana e 260 euro in contanti.
Poco dopo in Questura ci è finito anche il 21enne, tradito proprio dalle continue telefonate all'amico arrestato. Gli agenti lo hanno localizzato un paio di ore dopo in via Padova - a pochi passi da via dei Transiti - e lo hanno arrestato dopo averlo trovato in possesso di 36 grammi di "erba" e cinquanta euro.
Sempre nel pomeriggio di lunedì le manette sono scattate anche per un 33enne - cittadino nigeriano -, che è stato fermato alle Colonne con 25 grammi di marijuana nello zaino e per un 29enne tunisino, che ha cercato di scappare in bici dalla Volante, ma è stato fermato in via Vitruvio, in zona stazione Centrale. Nelle sue tasche i poliziotti hanno trovato dieci grammi di cocaina.
Proprio in Centrale, lo scorso venerdì, i poliziotti avevano arrestato "Maria", una gambiana di ventisette anni ritenuta dagli investigatori la "matrona" di molti pusher della zona. Negli ultimi tre anni, le strade della donna e della polizia si erano incrociate per quindici volte.