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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Madonna imbottita di droga e il bimbo disabile come corriere: ecco la famiglia dello spaccio

In manette undici persone. La droga comprata all'ingrosso a Milano. Ecco come agivano

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Non si erano fatti problemi a imbottire di cocaina una statua della Madonna. Né tanto meno avevano avuto qualche remora nell'usare un ragazzino di dieci anni, disabile, come corriere. Perché per loro - una famiglia siciliana e i loro "soci" - l'unico obiettivo era tenere in piedi quel giro evidentemente fruttuoso che partiva da Milano e tornava a Milano. 

I carabinieri e la guardia di finanza di Piacenza hanno arrestato undici persone e ne hanno denunciate altre dieci con le accuse a vario titolo di detenzione di droga ai fini di spaccio e detenzione e porto di armi illegali. I ventiquattro - dieci italiani e quattordici marocchini - stando a quanto finora ricostruito dai militari, avevano messo in piedi una piazza di spaccio, ognuno con i propri ruoli e i propri compiti. Gli italiani - tra cui una famiglia di Mazara del Vallo che tirava le fila della banda - si occupavano di procurare la droga, mentre gli stranieri agivano da galoppini. 

Un bimbo disabile usato come corriere

La base del clan - che spacciava fino a Varese, Lodi, Pavia e Milano - era in un'abitazione di via Torricella a Piacenza. Nell'appartamento - video sorvegliato ventiquattro ore al giorno per evitare visite sgradite - i carabinieri hanno trovato una statua della Madonna imbottita di eroina, come una protesi di una gamba farcita di cocaina, cinquemila euro in contanti, tre pistole con matricola abrasa, un caricatore con proiettili calibro 9 per 21, ma anche gioielli d'oro, materiale per il confezionamento delle dosi e una serra artigianale per la coltivazione di marijuana. 

In tutto sono stati sequestrati quattro etti tra "erba" e hascisc e due etti tra cocaina e eroina. Il gruppo era in grado di vendere anche la purple drank: un preparato ottenuto da sciroppo per la tosse contenente codeina mischiato a bevande gasate come acqua tonica o gazzosa.

Nell'appartamento - dove spesso i clienti consumavano la droga per poi uscire "puliti" - i carabinieri hanno trovato anche un ragazzino disabile di dieci anni costretto sulla sedia a rotelle. Il giovanissimo - hanno accertato i militari - veniva spesso usato come corriere dai suoi stessi parenti, sicuri del fatto che nessuno lo avrebbe mai controllati. Il piccolo - "scoperto" in una fase precedente delle indagine - era stato trovato positivo alla cocaina, nonostante la giovanissima età, ed era stato tolto ai genitori e affidato ai servizi sociali

Gli uomini dell'arma sono riusciti anche a mettere le mani su un'auto di grossa cilindrata usata dal gruppo per venire a Milano, dove la droga veniva acquistata all'ingrosso. 

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