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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Garibaldi / Corso Como

Centrale e corso Como, le nuove "oasi" dello spaccio: undici pusher arrestati in sette giorni

Sette giorni di controlli della polizia nelle zone di corso Como e stazione: ecco i risultati

Controlli continui, presenza fissa e servizi di identificazione preventiva per farsi trovare pronti in caso di bisogno. Gli agenti del commissariato Garibaldi Venezia hanno puntato la lente d'ingrandimento su corso Como e la stazione Centrale, due aree finite negli ultimi tempi in balia di spacciatori e rapinatori. In soli sette giorni - dal 7 al 14 ottobre - i poliziotti sono riusciti ad arrestare undici persone, oltre ad aver acquisito i dati di diversi uomini, molti dei quali appena arrivati in Italia e quindi ancora sconosciuti alla giustizia e alle forze dell'ordine. 

Il 7 ottobre, durante la serata, in manette sono finiti due cittadini gambiani e uno della Guinea, tutti accusati di spaccio. Gli acquirenti, hanno accertato gli agenti, erano clienti delle vicine discoteche o turisti arrivati in corso Como solo per acquistare droga. Il 12 ottobre, invece, gli stessi agenti hanno chiuso tutte le possibili vie di fuga con quattro volanti e sono riusciti a bloccare otto persone che avevano tentato la fuga. Tre di loro sono finite in carcere: due gambiani trovati in possesso di 66 grammi di marijuana e un altro cittadino del Gambia - arrestato quattro volte negli ultimi due mesi - destinatario di un ordine di carcerazione per una pena di un anno e mezzo. 

Due giorni dopo la stessa sorte è toccata ad altre tre uomini, due del Gambia e uno della Guinea: uno di loro era stato già arrestato solo sette giorni prima e un altro nel mese di agosto. I tre - accusati di spaccio - avevano ruoli ben precisi: uno contattava il cliente, un altro custodiva la droga e il terzo si occupava della vendita. 

La stessa distinzione dei ruoli - hanno scoperto gli agenti - si ripete anche in stazione Centrale, dove ultimamente i pusher hanno ricominciato a vendere anche cocaina ed eroina. Lì, il 10 ottobre, le manette sono scattate per un cittadino del Burkina Faso accusato di spaccio di marijuana: l'uomo vendeva la droga all'interno dei bagni della metropolitana ad acquirenti che alcuni complici trovavano in piazza. 

Sempre in centrale, due giorni dopo, i poliziotti hanno arrestato un altro spacciatore - un gambiano di diciannove anni - che ha aggredito un cliente e gli agenti con una bottiglia di vetro. Il ragazzo, in Italia da qualche mese, lo scorso giugno aveva "confessato" in televisione di essere uno spacciatore perché - aveva detto - "in Italia non c'è lavoro"

"In zona Centrale rapine e furti sono diminuiti - ha spiegato il dirigente del commissariato Garibaldi Venezia, Alessandro Chiesa -, mentre in corso Como la situazione resta delicata. Noi, però, - ha concluso - non ci fermiamo qua, anzi intensificheremo i controlli". 

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