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Cronaca Solaro

Più di un chilo di droga e armi: la lotta ai pusher nel bosco della droga con droni e fototrappole

Il bilancio di 4 mesi di controllo nel parco delle Groane

Meno di quattro mesi di "guerra" allo spaccio di droga e 125 operazioni, 1394 persone controllate, 20 denunce, oltre mille veicoli - spesso taxi della droga - controllati, 250 verbali, 26 patenti ritirate, 14 conducenti positivi all'alcol test e più di un chilo di sostanze stupefacenti sequestrate. Questi i numeri dell'attività di controllo e sicurezza voluta e avviata da regione Lombardia all'interno dell'area del parco delle Groane, la grande area verde tra le province di Milano e Monza diventata nel tempo una mega piazza di spaccio a cielo aperto. 

Venerdì mattina, nella sede del parco, alla presenza dell'assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, del presidente del Parco, Emiliano Campi, del presidente della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio e dei sindaci dei comuni interessati è stato presentato il bilancio dell'attività.

Tra gli obiettivi del progetto: contrastare il traffico e lo spaccio di stupefacenti, soccorrere e assistere le persone in situazione di tossicodipendenza e avviarle a un percorso di recupero, e soprattutto restituire le aree del Parco alla cittadinanza. Sono stati due i gruppi operativi che hanno agito nel Parco: il primo coordinato dal comando di polizia locale della provincia di Monza e Brianza, ente capofila dei Comuni di Cesano Maderno, Meda e Seveso e dell'Ente Parco delle Groane. Il secondo gruppo di comuni, coordinati da Limbiate, quale capofila di Bovisio Masciago, Cesate, Ceriano Laghetto, Senago e Solaro.

Droni e fototrappole contro gli spacciatori

Il progetto ha visto anche l'utilizzo dei sistemi di videosorveglianza (postazioni fisse, fototrappole, droni) tecnologie ad alto effetto deterrente volutamente visibili e il costante monitoraggio per controllare vaste aree del territorio. "L'impegno e la collaborazione tra le istituzioni e gli operatori di Polizia locale - ha dichiarato l'assessore regionale alla Sicurezza - è stato fondamentale per la riuscita di questo progetto, nato all'interno di un accordo ancor più ampio sottoscritto in Prefettura a Milano il 29 aprile 2019 per la promozione della sicurezza integrata tra Ministero dell'Interno, Regione Lombardia e Anci Lombardia".

"Il nuovo modello progettuale richiesto dalla Prefettura e promosso da Regione - ha sottolineato De Corato - ha superato la divisione o le involontarie sovrapposizioni di risorse e mezzi nell'ottica di una maggiore integrazione e collaborazione".

 "In Lombardia - ha concluso De Corato - tra il 2008 ed il 2018 sono stati individuati ben 38 'boschetti della droga', prevalentemente in mano a criminalità straniera, per lo più nordafricana. Il mio assessorato, con l'intento di fornire strumentazione sempre più all'avanguardia alle Polizie locali che presidiano il territorio lombardo, ha inserito nei bandi regionali per le dotazioni anche strumenti tecnologici quali droni e sniffer palmari. Attrezzature che ritengo fondamentali per la lotta contro lo spaccio e per il controllo di aree boschive e agricole".

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