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Cronaca parco delle rose

Gambizza un uomo al Boschetto di Rogoredo, poi spara contro i carabinieri: blitz e arresto

Il protagonista è un veterano del crimine originario della Tunisia. L'accusa è tentato omicidio

Il protagonista è un veterano del crimine originario della Tunisia. Ha cinquant'anni ed una serie di precedenti che spaziano dallo spaccio alle rapine, passando per le aggressioni fino arrivare all'ultimo - e motivo dell'arresto - tentato omicidio. I carabinieri che lo hanno portato in carcere hanno ritrovato nell'abitazione dove si nascondeva una pistola scacciacani ma non l'arma con cui si ipotizza gambizzò l'uomo il sei ottobre.

La vittima di quel episodio, un egiziano di trentaquattro anni, era stata ferita in via Massimo Fabio, nei pressi di una nota discoteca milanese, dopo un'iniziale discussione tra i due nel vicinissimo Parco delle Rose, più conosciuto alle cronache come il 'Boschetto di Rogoredo'. I proiettili - due - perforarono la gamba destra in profondità, lacerando anche l'arteria e causando al ferito un arresto cardiaco. Oggi, a distanza di oltre un mese, secondo il racconto dei carabinieri che hanno seguito il caso, l'uomo è fuori pericolo ma rischia l'amputazione dell'arto a causa di una cancrena.

Con l'ordinanza di custodia cautelare in mano, i carabinieri cominciano la ricerca del nordafricano. Nel frattempo, la sua zona di spaccio - 'Rogoredo' - finisce al centro delle cronache per un servizio televisivo e per una serie di blitz delle varie forze dell'ordine, l'ultimo della polizia proprio giovedì dieci - giorno dell'arresto - con ben sessantacinque persone accompagnate in questura. Ma il boschetto è un'area difficile da controllare e l'uomo sembra scomparso nel nulla fino a martedì otto novembre. I militari in borghese, durante uno dei tanti controlli, lo individuano. Lui reagisce subito e spara. Non è ancora chiaro se in aria o contro i carabinieri - ci sono degli accertamenti - e poi scappa.

La sua nuova fuga dura però meno di due giorni. Dopo una maxi ricerca - considerando anche l'elevata pericolosità del soggetto - il Nucleo investigativo di Monforte rintraccia il suo nascondiglio dall'altra parte della città. Per il blitz in via Rieti, mentre carabinieri dell'Api - Aliquote di primo intervento, un reparto che a Milano combatte il terrorismo - 'blindano' la zona, altri militari si fingono dei fattorini e lo catturano. La sua latitanza è arrivata a destinazione: San Vittore.

VIDEO: ECCO E' IL FAMOSO BOSCHETTO DI ROGOREDO

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