Non sono per niente chiari i contorni che hanno portato un ragazzo marocchino di 22 anni a essere ferito con un colpo d'arma da fuoco nella tarda serata di venerdì 8 marzo. La polizia, che si è recata sul posto insieme ai sanitari del 118, sta indagando per trovare riscontri al racconto della vittima.

E' stato lo stesso 22enne a chiamare il numero di emergenza 112, verso mezzanotte, per chiedere aiuto. All'arrivo in via San Paolino (zona Binda-Sant'Ambrogio) i sanitari non hanno avuto alcun dubbio. La ferita alla gamba destra, all'altezza del quadricipide, era sicuramente stata causata da un proiettile. 

Il giovane, che si trovava a bordo di un'auto all'arrivo dei soccorsi, ha riferito che poco prima, vicino a un parchetto della zona, era stato affrontato da due uomini, probabilmente di nazionalità italiana, che avevano cercato di rubargli uno zaino. Lui aveva opposto resistenza a e uno dei due aveva sparato un colpo prendendolo alla gamba. Poi i due erano scappati e lui aveva percorso circa 150 metri fino all'auto.

Nessun bossolo

Diverse, però, le incongruenze. Primo: i soccorritori e gli agenti lo hanno trovato mentre perdeva molto sangue dalla gamba, ma non vi erano tracce ematiche evidenti nel percorso da lui indicato. Secondo: nessun bossolo è stato trovato nei dintorni del luogo in cui il 22enne ha asserito di essere stato preso di mira.

E' insomma ancora tutta da verificare la versione fornita dal 22enne, che intanto rimane piantonato all'ospedale San Carlo, dove era stato portato d'urgenza dai sanitari.