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Cronaca

La chiude a chiave in casa e le manda 170 messaggi in un giorno. Arrestato

L'uomo è stato colto sul fatto per avere aggredito un collega che aveva aiutato l'ex fidanzata

Ha aggredito e preso a pugni un amico dell'ex fidanzata all'uscita dell'Ortomercato, dove entrambi lavorano, alle cinque e mezza di sabato mattina. E agli agenti di polizia locale, immediatamente sul posto, ha promesso che avrebbe «ucciso» sia il suo collega sia l'ex ragazza. Una minaccia davanti alla quale i "ghisa" non sono rimasti indifferenti e hanno avviato subito le indagini. Risalendo ad un'altra aggressione perpetrata poche ore prima, nei pressi dell'abitazione della donna. 

L'uomo, un operaio di trent'anni, si era recato a casa della ex per minacciarla: la loro relazione, dopo anni, si era chiusa da qualche giorno per volere di lei. La donna si era chiusa in auto e aveva chiamato l'amico, che si era recato a sua volta sul posto ed era lì per lì riuscito a portare alla calma il collega. I due si sono poi reincrociati all'uscita dell'Ortomercato ed è scattata l'aggressione.

La donna, in seguito, ha mostrato agli agenti di polizia locale il suo smartphone con ben 170 messaggi Whatsapp, da parte dell'ex, soltanto nella giornata di venerdì. E ha spiegato che negli ultimi tempi l'uomo era diventato eccessivamente possessivo e violento, tanto da averla chiusa anche a chiave in una stanza di casa per non farla uscire. Ora l'uomo è agli arresti.

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