rotate-mobile
Cronaca

La morte di Stefano: domani la salma in Italia

Confermata la confessione dello svizzero, catturato mentre stava per lasciare l'isola. Sconcerto tra gli amici, Ospedaletto Lodigiano in lutto. La salma in Italia domani

Gli amici e compagni di viaggio di Stefano Raimondi, il 21enne di Ospedaletto Lodigiano ucciso a Mykonos con una bottigliata sulla testa, sono quasi tutti rientrati in Italia. E non hanno, comprensibilmente, molta voglia di parlare. Ma spiegano come sono andate le cose.

Dicono che sono stati aggrediti da un "energumeno" ubriaco, che ha cominciato a prenderli a pugni mentre erano seduti al tavolo. E quando stavano per andarsene, ha colpito Stefano con la bottiglia.

Sono anche emersi nuovi particolari sulla cattura del ragazzo svizzero di origini greche, che nel frattempo ha confessato. Si chiama Alex G., ha 23 anni ed è di Basilea.

La polizia di Mykonos è stata aiutata da Massimo Cirillo, un imprenditore di Torre del Greco, che da vent'anni gestisce un'attività di ristorazione sull'isola. Per prima cosa hanno chiesto al locale dov'è avvenuto il delitto se era stato prenotato un tavolo da un numero di cellulare svizzero. Poi sono stati contattati alcuni tour operator elvetici per capire in quali alberghi di solito i turisti vengono fatti alloggiare: e infine è stata fatta una ricerca presso quegli hotel. Lo svizzero e i due amici curdi sono stati bloccati in uno di questi hotel mentre, con le valigie già pronte, stavano per raggiungere l'aeroporto.

L'autopsia, che inizialmente era prevista sabato, dovrebbe essere effettuata nella giornata di oggi, anche perché è previsto per domani il rientro della salma in Italia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La morte di Stefano: domani la salma in Italia

MilanoToday è in caricamento